Gran calma!

09.01.2019 15:57 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Gran calma!

“Non importa che se ne parli bene o male, purché se ne parli!”.  La massima di Oscar Wilde sembra quanto mai appropriata per descrivere il momento che si sta vivendo in laguna. In una città per troppo tempo distaccata e lontana dalla propria squadra di pallone, riscoprire l’ardore con cui gli appassionati arancioneroverdi stanno rispondendo al sin qui precario mercato del VeneziaMestre lascia comunque un velo di soddisfazione ed entusiasmo, confrontato con l’apaticità vissuta nei precedenti inverni.

Ma la troppa enfasi rischia a volte di deragliare, facendo perdere la giusta prospettiva ed il leale giudizio. Per cui proviamo a ritrovare un qualsivoglia equilibrio iniziando da questa estate, la prima gestita dal ds Angeloni in prima persona. Come noto la scelta Vecchi è ricaduta per dare avvio ad un ciclo fatto di valorizzazione dei giovani, acquisiti tramite prestiti pluriennali o a titoli definitivi, quando possibile. Lo zoccolo duro sarebbe stato lo stesso della gloriosa stagione passata, fatte eccezioni le forzate partenze di Stulac e Audero. Agli altri pilastri unionisti è stato così proposto un rinnovo di contratto, a partire da Falzerano considerato la stella della squadra, un contratto importante per durata e pecunia, immediatamente rigettato dal centrocampista campano. Sulla libertà di manovra della società gravava inoltre la pesante eredità lasciata dai precedenti ds, abilissimi nel portare il VeneziaMestre al doppio salto di categoria, ma un pochino meno a gestire le importanti risorse finanziarie in ottica futura; è apparso quindi evidente come la difficoltà nel liberarsi di contratti pesanti come quello di Zigoni per esempio sia costato alla dirigenza un mercato decisamente più oculato.

L’infortunio estivo di Litteri, associato ai fastidi fisici di Geijo ha però complicato l’idea della società e del tecnico, costrette a lanciare  prima del previsto giovani di prospettiva come Vrioni e saltuariamente St Claire che ciononostante hanno risposto in maniera positiva alla precoce chiamata. Le prestazioni della squadra sotto la gestione Vecchi, e le performance di alcuni giocatori anche sotto la successiva guida, hanno costretto Tacopina e soci a rivedere la propria politica, accontentando gli scontenti Falzerano ed Andelkovic nelle loro richieste di addio, potendo a questo punto della stagione ottenere poco o nulla dalle loro cessioni , se non un moderato risparmio di bilancio. Ancora una volta però il peso dell’ingaggio degli ex big lagunari rischia di complicare la strategia di Angeloni che inevitabilmente avrà delle priorità da soddisfare.

Ma è proprio qui che servirebbe calma, fiducia e maturità da parte del popolo unionista per una serie di motivi. Primo, la tanto richiesta prima punta da 15 gol a stagione potremmo averla già in casa, e se la fortuna lo assisterà ci sono buone possibilità che Gianluca Litteri possa ritrovare la via della rete con regolarità come già dimostrato nella sua carriera. Secondo, il sostituto naturale di Falzerano ( e non solo) potremmo già averlo intravisto nell’ultima sfida con il Carpi; si chiama Mattia Zennaro e se saprà gestire la pressione potrebbe regalare diverse gioie ai colori della sua città. Terzo, a questa squadra, nonostante le parole come sempre sopra le righe dell’entusiastico Tacopina,  è richiesta una tranquilla salvezza. Non bisogna dimenticarsi mai di dove eravamo solamente tre inverni fa, quando rischiavamo di perdere ad Abano Terme o Este per esempio. Non bisogna nemmeno far finta di ignorare che sono stati meno di duemila gli abbonati questa estate e che nell’intera storia della società Venezia e della società Mestre la massima serie non si sia vista con cotanta regolarità come sembrerebbe di capire auscultando il battito dei social. Quarto ed ultimo punto, la squadra sotto la gestione Zenga sembra aver trovato una sua fisionomia ed il tecnico milanese non appare di certo come una persona timorosa nel provare tutti gli effettivi a sua disposizione, nella ricerca del risultato migliore. Di conseguenza, esattamente come l’estate passata, non tutto è da buttare o da rifondare, questo è pacifico.

Tutto ciò comunque non toglie il fatto che si possa e si debba sognare, perché i sogni sono l’essenza stessa di questo sport, ed in un campionato mediocre come questa cadetteria potrebbe bastare veramente poco per compiere il tanto desiderato salto di qualità. Ma è anche la fiducia ed il sostegno che potrebbero trascinare il nostro VeneziaMestre verso un 2019 pieno di soddisfazioni, per cui calma fioi, questa gente c’ha riportato ai vertici in così pochi anni, i tempi in cui dovevamo preoccuparci di sopravvivere giorno per giorno sono lontani, ed in attesa di questa benedetta prima pietra non ci resta che resistere alla tentazione di piangerci addosso per arrendersi al richiamo del Penzo e di quella maglia che ci fa soffrire così tanto. Avanti Unione! Ed avanti Angeloni…!