No, così non va

Altro giro altra sconfitta. E questa volta l'amarezza c'è, soprattutto perché c'è la sensazione che questo Venezia sia poca roba, non solo dal punto di vista tecnico ma anche caratteriale. La squadra di Vecchi anche a Lecce fa una partita in negativo, senza dare mai l'impressione di volerci provare veramente. 

Una prestazione lontana anni luce da quelle della passata stagione, quando i leoni andavano a lottare su tutti i campi. Questione di mentalità? Questione di uomini? Entrambi, ma ciò che oggi ci resta è una squadra senza vere ambizioni. E il tecnico non può che assumersi le colpe di un inizio fallimentare.

E' vero, in estate, con entusiasmo eravamo qui a parlare di Serie A, a parlare di riprovare ad inseguire un sogno. Ora però la la realtà dei fatti ci rigetta in un'altra dimensione, a pensieri opposti, a raggiungere la salvezza prima di tutto. 

In pochi mesi il progetto pare quindi essersi ridimensionato. La colpa? Di tutti. Dalla società, passando per la squadra, fino ai tifosi si nota che c'è qualcosa che non va. Serve di più, serve una sterzata, serve maggiore unione d'intenti. Remare tutti dalla stessa parte, ecco cosa serve subito.

Ora bisogna rialzarsi subito, gettarsi tutto alle spalle e ripartire da zero. Per un nuovo inizio.