Amerini: "Se tutti ci crederanno, questo Venezia è da Play-Off, città fantastica. Occhio al Pescara"

26.12.2018 11:58 di  Davide Marchiol   vedi letture
Fonte: Europa Calcio
Amerini: "Se tutti ci crederanno, questo Venezia è da Play-Off, città fantastica. Occhio al Pescara"
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© foto di Federico De Luca

Doppio ex di Pescara-Venezia, Europa Calcio ha contattato in esclusiva Daniele Amerini. Il centrocampista ha giocato tante stagioni in Serie B, prima di diventare procuratore e quindi ha tanta esperienza per quanto concerne la cadetteria: "Parliamo in generale di un campionato complicato e strano, dove fare pronostici è sempre più difficile. Si scontrano tra l’altro due tecnici molto bravi che stanno dando un’impronta alle rispettive squadre. Pillon tra l’altro è stato mio allenatore quando giocavo nella Pistoiese. So come lavora, è un grande. Si trova peraltro in una piazza importante, e il Pescara giocando in casa può partire un minimo avvantaggiato. Ma anche il Venezia sta facendo molto bene da quando c’è Zenga, quindi non mi sbilancio“.

Il Pescara: “A me piace molto Brugman, anche se adesso non è più giovanissimo. Lo seguo dai tempi delle giovanili dell’Empoli, penso che sia un giocatore con dei colpi che possono fare la differenza in questa squadra. Gravillon è molto bravo sin da quando giocava nel vivaio dell’Inter, credo abbia prospettive per giocare in Serie A. In ogni caso il Pescara ha una rosa ampiamente competitiva in tutti i reparti“.

Il Venezia con Vecchi era partito male e ora sta risalendo la china con Zenga: “Vecchi aveva fatto benissimo con la Primavera dell’Inter e quindi meritava questa chance. E’ chiaro che ha risentito del grande salto dai giovani alla Serie B, ma rimane un tecnico valido. Dal canto suo, Zenga è un allenatore sottovalutato, ma sta dimostrando di meritare palcoscenici di un certo livello. Credo abbia tutte le carte in regola per rilanciarsi nel Venezia. Ha pagato forse un po’ il suo personaggio, ma in campo lavora alla grande. Se ci credono tutti fino alla fine, per me possono arrivare ai play-off. In un campionato equilibrato e sottile come questo è assolutamente possibile“.

Il ricordo delle due piazze: “Ricordi positivi, anche se a Pescara era finita male. Arrivai a gennaio (proprio dal Venezia, ndr) e segnai all’esordio in casa della Fiorentina, è stato un momento vissuto con quella maglia che non ho mai dimenticato. Mentre con il Venezia ho fatto un anno mezzo molto positivo dal punto di vista personale. Avevamo fatto fatica e avevamo cambiato diversi allenatori, ma ho lasciato molte amicizie come quella con Maurizio Rossi. Eravamo un ottimo gruppo. Inoltre mi trovavo in una città dove si vive benissimo e in una regione dove si sta alla grande. Sono stato molto bene“.