L'avversario: la Salernitana

02.11.2018 17:47 di  Davide Marchiol   vedi letture
Fonte: www.veneziafc.it
L'avversario: la Salernitana

Fondata nel 1919, la Salernitana ha vissuto tre rinascite nella propria storia, dovute a diverse ragioni: nel 1927 il motivo fu la creazione di un nuovo sodalizio, mentre quelle del 2005 e del 2011 sono figlie di due fallimenti.

La società di oggi, rinata appunto poco più di sette anni fa, è di proprietà di Marco Mezzaroma e di Claudio Lotito, due figure non indifferenti all’interno del mondo del pallone.

Nonostante abbia partecipato solamente a due campionati di Serie A, la Salernitana ha sempre giocato ad alti livelli del calcio italiano, scendendo nei dilettanti  solamente in un’occasione, nel 2011/2012, l’anno appunto dell’inizio della scalata targata Mazzaroba-Lotito.

Insomma, un club abituato a recitare ruoli importanti a questi livelli e che punta a ritrovare la massima serie proprio quest’anno, per regalare ai propri tifosi la promozione nell’anno del centenario.

Detto delle due stagioni in Serie A, affrontate dignitosamente ma con la retrocessione finale, il periodo più glorioso nella storia del club granata è quello attuale. Da quando la nuova proprietà ha preso il controllo del club, infatti, sono arrivate due promozioni e ora la squadra sembra avere il giusto entusiasmo per puntare in alto.

Nel 2013, inoltre, gli uomini allora allenati da mister Perrone riuscirono anche a sollevare un trofeo, aggiudicandosi la Supercoppa di Lega Pro grazie ai successi in finale contro la Pro Patria.

L’anno seguente, poi, arrivò un altro trionfo, questa volta nella Coppa Italia di Lega Pro. La doppia finale si giocò contro il Monza e furono due partite intensissime, in cui i granata ebbero la meglio grazie al gol siglato al minuto 92 della gara di andata da Ricci. Anche il ritorno fu contraddistinto da un epilogo al cardiopalma, con i campani che pareggiarono all’87’ l’iniziale vantaggio ospite, laureandosi così campioni.

Domenica la Salernitana farà visita ai Leoni allo stadio Penzo, mentre tra qualche mese si giocherà all’Arechi, lo stadio dove gli amaranto giocano le gare interne. L’impianto, situato nella periferia della città campana, può ospitare fino a quasi trentadue mila posti ed è noto per il calore della curva dei padroni di casa.

Alcune delle coreografie messe in mostra dalla “Curva Sud”, infatti, hanno fatto il giro del mondo, a dimostrazione di quanto possano risultare interessanti e soprattutto decisive nello spingere i propri beniamini al successo.

Insomma, quello di domenica pomeriggio per i Leoni sarà un match molto ostico contro una squadra che, dall’alto del terzo posto in classifica, vuole scrivere una pagina importante della propria storia, tornando a giocare in quella Serie A che è il sogno di ogni club.