La Reyer fa faville in Eurocup e in campionato delude, qualcosa non funziona

03.12.2019 12:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
La Reyer fa faville in Eurocup e in campionato delude, qualcosa non funziona

Una stagione strana quella della Reyer. Un giorno esplodi di gioia per una grande vittoria in Eurocup in quel di Partizan, poco dopo resti amareggiato per una sconfitta in campionato. Anche l'anno scorso gli orogranata sono partiti con una differenza marcata tra europa e campionato, ma le prestazioni in A1, pur non all'altezza di quelle per esempio contro Tenerife, portavano lo stesso alla vittoria. Quest'anno invece non sta succedendo ed è particolare vedere Venezia così in basso nella graduatoria, ancor di più se consideriamo il "miracolo in Eurocup" con la qualificazione arrivata con ben due partite d'anticipo. Cosa sta succedendo alla truppa di De Raffaele? Impossibile rispondere da esterni, quello che possiamo analizzare è ciò che vediamo.

I black out nel corso dei quaranta minuti c'erano anche l'anno scorso, sembravano una cosa risolta, invece si sono ripresentati, ancora più gravi di prima. Contro Pistoia gli avversari hanno fatto almeno due parziali che una squadra diventata campione d'Italia non dovrebbe concedere. Tanti i dubbi che aleggiano. Sicuramente l'addio di Haynes, il capitano, ha scosso tutti. A questo bisogna aggiungerci uno Stone che viaggia attraverso alti e bassi. Al PalaCarrara la difesa solida chiesta dal coach si è vista solo quando l'ex Chicago ha funzionato, quando si è spento si è completamente inceppata la macchina. Segno che forse la partenza di uno dei leader ancora non è stata assorbita. Ora il capitano è Bramos, ma il greco ha uno stile decisamente diverso rispetto a Cats. È più silente sul parquet, fa parlare i tiri, non la bocca, cosa giustissima, ma quando le cose girano male in campo servirebbe una voce forte a scuotere i compagni, cosa che Michael non può fare.

Oltre al problema interno dovuto a uno "spostamento" di leadership c'è il mercato. I nuovi innesti stanno dando poco. Per rinforzare il pacchetto di lunghi è arrivato Ciccio Pellegrino da Udine ma, nonostante i problemi patiti da Mazzola e Vidmar, il centro non viene praticamente mai usato, preferendo quintetti piccoli. Questo inevitabilmente va a pesare su Mitchell Watt, costretto più di una volta agli straordinari e contro Pistoia si è visto: tanti errori e somma di falli arrivata troppo presto. Udanoh continua a sembrare un elemento avulso rispetto al resto della squadra, accendendosi solo a sprazzi come contro Trento. Filloy poi in play non sta dando l'apporto che ci si aspetterebbe da un giocatore della Nazionale, tenendo sempre inquadrata la sfida dell'altro ieri, l'italo argentino è entrato e in 6 minuti ha sbagliato quasi tutto lo sbagliabile, costringendo De Raffaele a fare altre scelte. Per ora l'unico a salvarsi è Chappell, sempre solido sia che si giochi in casa che in trasferta, però in un gioco di squadra come il basket non può funzionare solo un elemento in un meccanismo che fa del gruppo la sua forza. Urge trovare quegli equilibri smarriti sulla leadership e sugli ingressi dalla panchina, che funzionano solo quando si gioca al Taliercio. Il tutto in attesa do Goudelock, che può confermare o ribaltare  il risultato.