Modolo, da operaio a capitano: tanta gavetta prima della fascia

29.08.2019 14:16 di  Onorio Ferraro   vedi letture
Modolo, da operaio a capitano: tanta gavetta prima della fascia

Dopo quattro anni al servizio della maglia arancioneroverde, con la promozione in B, adesso è il momento di onorare la fascia di capitano. Nonché prendersi le responsabilità che quest’ultima comporta, in una piazza bella - ma difficile - come quella lagunare.

Sì, parliamo di Marco Modolo. Da operaio a capitano, o meglio dal difendere il vaporetto a diventare gondoliere. Perché in quattro anni in quel di Venezia, il difensore classe ‘89 ha saputo conquistare il cuore dei tifosi, della società nonché di svariati allenatori, da Pippo Inzaghi fino ad Alessio Dionisi che l’ha promosso insieme allo spogliatoio arancioneroverde capitano. Il centrale sandonatese, veneto doc, dopo l’esperienza nel settore giovanile dell’Inter è sbarcato in laguna nel lontano 2009/2010 prima di accasarsi tra pro Vercelli, Parma, Gorica e poi Carpi così da rientrare a Venezia con un bagaglio d’esperienza di tutto rispetto. Proprio con questo baule personale Modolo è riuscito ad avanzare in un ruolo tutt’altro che facile dopo la brutta esperienza dello scorso anno con la retrocessione (e ripescaggio) in Serie C. E’ arrivato perciò il momento di aggrapparsi a Modolo, alla sua voglia di fare, al metterci il sudore e la faccia per difendere un intero popolo in un’avventura quinquennale che l’ha portato da operaio della difesa a condottiero in un Venezia che fatica a vincere dopo la bruciante sconfitta nell’esordio stagionale contro la Cremonese.