Collauto: "Non basta che un giovane sia bravo, serve il coraggio di scommetterci, gratificati dai complimenti che stiamo ricevendo"

05.08.2019 20:18 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Collauto: "Non basta che un giovane sia bravo, serve il coraggio di scommetterci, gratificati dai complimenti che stiamo ricevendo"
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Mattia Collauto è stato intervistato da La Nuova Venezia per parlare del settore giovanile del Venezia, che vanta l'academy e 200 giovani, di cui alcuni già in prima squadra: "Questo ci gratifica, perché il riconoscimento arriva dall’esterno, ci sprona a fare sempre meglio e a portare avanti il nostro pensiero di calcio, che ha dato finora riscontri importanti in termini di crescita. Qualche ragazzo si sta affacciando tra i grandi, e serve la forza di guardare sempre prima in casa propria che altrove. Al contrario della tendenza della maggior parte dei club italiani. Tendenza da sovvertire, poiché l’Atalanta insegna e si sono visti i risultati. In un modo o nell’altro si investono dei soldi per le attività giovanili. Questi vanno investiti e servono sempre di più. In un’azienda il prodotto fatto in casa costa meno e rende di più. Ci vuole tempo, però bisogna iniziare a pensare in questa ottica se si vuole crescere, sennò il lavoro sarà sempre fine a sé stesso e non si crescerà mai. Per farlo una società deve seguire una linea, e il Venezia ha tutte le basi per riuscirci ed emergere in questo. Il Zennaro della situazione non può essere un caso isolato, come pure Quieto che andrà all’Inter. Per far sì che questo accada, bisogna avere i mezzi per lavorarci e produrre. Soldati è stabile in prima squadra, Serena e Cigagna in C, Strechie speriamo abbia opportunità di esprimersi, come del resto Pimenta. Soddisfazioni ne abbiamo ma si può fare ancora di più, Ai giovani calciatori va data una opportunità, perché non ci sono fenomeni in giro. Se è bravo viene fuori? No, serve dagli una mano e fargli spazio perché esca veramente, e questo si chiama coraggio".