Il focus del sito del Venezia sul prossimo avversario in campionato dei Leoni: il Brescia di Corini

20.11.2018 16:00 di Jessy Specogna   vedi letture
Fonte: www.veneziafc.it
Il focus del sito del Venezia sul prossimo avversario in campionato dei Leoni: il Brescia di Corini

Il prossimo avversario dei Leoni in campionato sarà il Brescia di mister Eugenio Corini. Un incontro che si presenta molto complicato per gli arancioneroverdi, che dovranno affrontare una squadra abituata a certi palcoscenici.

Le rondinelle, infatti, nei loro centosette anni di storia hanno partecipato più volte a un torneo di Serie B, tanto da essere il club con più partecipazioni all’attivo nel campionato cadetto, con ben 61 iscrizioni.

In Serie A, invece, i lombardi hanno giocato per trentadue stagioni, raggiungendo i risultati migliori a inizio anni 2000, quando sotto la guida di Carlo Mazzone il Brescia riuscì guadagnarsi per due anni consecutivi la partecipazione alla Coppa Intertoto.

Merito di un gruppo straordinario, che aveva in mister Mazzone il condottiero e in Dario Hubner il bomber.

Ma ciò che sconvolse il campionato dei lombardi fu l’acquisto del Pallone d’oro 1993, Roberto Baggio. L’ex fantasista di Juventus, Inter e Milan a Brescia ritrovò quello smalto che sembrava aver perso, riuscendo anche a riconquistare la Nazionale.

Iconico il derby contro l’Atalanta del 30 settembre 2001, quando grazie a una doppietta del divin codino i padroni di casa riuscirono a pareggiare in extremis, scatenando la gioia di Mazzone che corse ad esultare sotto il settore ospiti.

Si trattava di una squadra fantastica, che divertiva e raggiungeva anche ottimi risultati. Da brividi, poi, l’addio che San Siro tributò a Baggio in occasione del match tra Milan e Brescia, con tutto lo stadio in piedi per applaudire uno dei più grandi giocatori di sempre.

Baggio, però, non è stato l’unico ad essere entrato nella storia biancoazzurra. Un altro professionista che resterà per sempre nei ricordi dei tifosi bresciani, infatti, è Andrea Caracciolo.

L’attuale attaccante della Feralpi Salò, con cui ha messo a segno un gol in cinque gare, a Brescia ha vissuto i propri momenti migliori, trascorrendo più di dodici anni e giocando oltre quattrocento gare, condite da 179 gol. Numeri non banali, per quello che è diventato a tutti gli effetti un simbolo delle Rondinelle.

Insomma, un club abituato ad avere a disposizione giocatori di un certo calibro, ma che nonostante ciò non è riuscito a conquistare molti trofei: tre campionati di Serie B (1964/1965, 1991/1992, 1996/1997), un Campionato Primavera (1974/1975) e il grandissimo rammarico della finale Intertoto persa nel 2001 contro il Paris Saint Germain, per di più senza uscire sconfitto in nessuna delle due gare: 0 a 0 a Parigi e 1 a 1 a Brescia e francesi campioni in virtù del gol in trasferta.

Un successo che avrebbe certamente dato ulteriore prestigio alla società, che comunque occupa il primo posto nella classifica perpetua della Serie B, con otto partecipazioni in più rispetto all’Hellas Verona.

Quest’anno, dopo un mercato all’altezza e un inizio convincente, mister Corini punta alla promozione in quella Serie A che al Rigamonti manca dalla stagione 2010/2011.

Non c’è più Baggio, ma la voglia di calcio, a Brescia, non mancherà mai.