Così anche i Play-Out sono in pericolo, l'annus horribils potrebbe avere la peggiore delle conclusioni

02.05.2019 08:00 di  Davide Marchiol   vedi letture
Così anche i Play-Out sono in pericolo, l'annus horribils potrebbe avere la peggiore delle conclusioni
© foto di Venezia FC

Non sembra avere fine il tunnel oscuro in cui è entrato il Venezia da febbraio. Il sogno di poter rientrare, dopo l'avvio pessimo, nella corsa Play-Off si è rapidamente trasformato in un incubo, con i Play-Out che sembrano essere quasi una certezza. Bisogna appunto però mettere quel "quasi", perchè l'annus horribilis potrebbe culminare con qualcosa di ben peggio della post season. Contro il Cosenza infatti gli arancioneroverdi hanno dato qualche segnale di risveglio dopo la mazzata subita al Penzo (davanti ai propri sostenitori) dal Crotone, ma la netta vittoria del Foggia sulla Salernitana allo Zaccheria fa sì che ora i satanelli siano tornati prepotentemente in corsa per ottenere la possibilità di giocarsi il doppio confronto per la permanenza in cadetteria.

Gli errori dunque commessi nella ricostruzione di staff, dirigenza e rosa potrebbero risultare ancora più fatali di quanto non sembrasse nelle settimane scorse. Restano due partite, sei punti in palio, con Venezia e Foggia che sono lì appaiate a 34 punti e il Livorno a 35. Gli arancioneroverdi hanno un piccolo vantaggio sui pugliesi, ovvero il risultato dello scontro diretto, che fa sì che i Leoni siano ancora sopra alla squadra di Grassadonia. Il pericolo però è enorme, anche perchè Padova e Carpi non sono aritmeticamente fuori dai giochi e in caso di sconfitta dei lagunari col Pescara poi ci sarebbe proprio la sfida con gli emiliani all'ultima.

Tutta una serie di incroci che fanno sì che l'obiettivo realistico sia sì quello di accedere ai Play-Out, ma potrebbe non essere assolutamente semplice. Contro Pescara e Carpi servirà dare tutto, non pensando ai risultati delle altre concorrenti, il minimo sindacale è un ritorno alla vittoria, allora sì che la post season sarebbe molto vicina. Certo è che le parole di capitan Domizzi pre sfida al Cosenza sono state inquietanti: "C’è tanta inesperienza da parte di ragazzi che avranno fatto 30 partite in B…. Non puoi chiedere a quei ragazzi di prendere in mano le redini. (...) le parole del presidente le ho lette. E’ normale la sua delusione, ma credo che questa situazione arrivi da lontano, arrabbiarsi con chi gioca male o non riesce a fare quello che vorrebbe non è la stessa cosa rispetto ad arrabbiarsi con chi non rispetta le regole e ha comportamenti poco professionali. A Cosenza cercheremo di fare la nostra partita, abbiamo affrontato qualsiasi tipo di squadra. Non dico che l’avversario non mi preoccupi, ma sono preoccupato di come la squadra reagirà". Parole che fanno pensare che anche all'interno dello spogliatoio ci sia qualche problema di cui siamo all'oscuro. Contro i calabresi la squadra ha dato qualcosa, non riuscendo però a rimettere in campo una prestazione da tre punti. Bisogna prepararsi affinchè la vittoria arrivi, il tempo stringe, i punti rimasti in palio sono pochi e le avversarie agguerrite. Serve un successo. Ora, non prossimamente.