Cosmi, presentazione: "Non c'è tempo per far grandi cambiamenti, devo far capire ai giocatori che ora si lotta per salvarsi, siamo noi a dover far riavvicinare i tifosi"

06.03.2019 12:07 di  Davide Marchiol   vedi letture
Cosmi, presentazione: "Non c'è tempo per far grandi cambiamenti, devo far capire ai giocatori che ora si lotta per salvarsi, siamo noi a dover far riavvicinare i tifosi"

Dopo il ribaltone è tempo di presentazioni. Serse Cosmi si fa conoscere in conferenza stampa.

Nelle ultime stagioni ha guidato le sue squadre fuori dalle sabbie mobili, cosa trova di affine con le situazioni vissute: "Ringrazio innanzitutto il presidente per le parole e la fiducia. Un saluto poi a Walter, lo conosco e so il suo stato d'animo, riconosco in lui una persona sensibile e so cosa sta passando, spero di avere un pizzico di fortuna in più di lui nel ottenere l'obiettivo finale. In merito ad Ascoli e Trapani credo che ogni posto sia diverso e in ogni piazza l'allenatore deve sapersi adattare, Trapani sembrava il coronamento di qualcosa di impossibile, non è stato raggiungo ma è stato comunque fatto qualcosa di importante, si dice che a una certa età non si possa più vivere certe emozioni, invece ad Ascoli ho vissuto un'emozione incredibile, in una situazione diversa da quella di Venezia. Ho visto l'ultima partita di Perugia, qualche giocatore lo conosco, ho avuto Citro e Lombardi in passato, molti li ho affrontati in passato, come Domizzi, Garofalo, Bentivoglio. Ho un quadro non preciso perchè sarei presuntuoso, ma generale, il mio lavoro sarà mirato a ottenere risultati nell'immediato, solo un folle può pensare che a undici giornate dalla fine io possa modificare tutto, perchè manca una cosa fondamentale: il tempo. Allora userò magari una banalità, saremo costretti ad affrontare al meglio partita per partita, dobbiamo ora pensare a Palermo e basta".

Su Ascoli: "Vorrei togliermi di dosso questo ruolo da capo della protezione civile, io faccio l'allenatore, in Serie B l'80% degli allenatori lavorano in condizioni di difficoltà, avendo navigato tanto in questo calcio non mi aspetto nulla di normale, è stato tutto legittimo che, nonostante la salvezza raggiunta ad Ascoli, una proprietà completamente nuova abbia deciso di affidare ad altri il mio ruolo. Magari mi aspettavo di rientrare prima, penso di non essere il solo, non è successo, non mi interessa, ora c'è poco ma tanto per rifarsi di una lunga attesa a me e al mio staff".

L'incontro con il presidente: "Per me contano le persone che fanno fatti e non chiacchiere, questa società ha dimostrato di avere fiducia in me e nelle mie qualità. Nel momento in cui sono stato chiamato non ho pensato a dove potevo andare in passato, ma ho accettato con gioia la proposta. Quando mi ha chiamato il presidente ho capito che non c'era la voglia di cambiare tanto per cambiare, ora si tende a fare questi incontri conoscitivi pieni di domande dove si incartano i dirigenti stessi. L'esonero di Walter credo sia stata una decisione sofferta, così come le intenzioni nei miei confronti erano serie, quindi ho accettato e ho fatto le valige".

Il modulo, Cosmi spesso ha usato il 3-5-2: "Quella è una strada da seguire, sarebbe ovviamente una follia dire che può essere l'unica, credo che questa rosa abbia un valore vero, che è la possibilità di interpretare più sistemi di gioco. Ho sempre pensato che il sistema di gioco fa diventare straordinaria una squadra quando si attiva un sistema nervoso e una volontà di fare certe cose. Quando si mette in secondo piano questo aspetto per privilegiare quello tattico allora non si va lontano. Io spesso ho usato il 3-5-2, ma son partito con la difesa a quattro, i moduli danno cose diverse, altrimenti userebbero tutti lo stesso modulo".

La lotta salvezza: "La sensazione è che tutte hanno i mezzi e la volontà per potersi salvare, non possono star tranquille neanche quelle che hanno qualche punto in più. È vero che ci sono meno possibilità con 6 partite in meno, ma fare filotto in questo campionato è quindi ancora più importante. I turni di riposo poi gestiti nel finale saranno pesanti e quindi per fortuna il Venezia ha già osservato il turno di riposo"

Citro lo ha avuto a Trapani: "Nicola ha capacità tecniche tali che, visto che Faggiano lo aveva recuperato dalla Serie D, che anche nelle categorie inferiori c'è qualità. È entrato in un contesto dove si sentiva considerato, se hai fiducia e ti senti il fuoco dentro allora fai la differenza. Torregrossa in quella stava panchina per esempio, quindi ti rendi conto di quanto poi i meccanismi che si vanno a creare siano fondamentale".

I tifosi: "Chi mi conosce sa che non ho mai fatto appelli ai tifosi. Il presidente ha chiesto un sacrificio ai tifosi perchè il Penzo è scomodo, per il calendario, etc... l'unico che fa sacrifici è il tifoso, sotto l'aspetto logistico, ma sotto l'aspetto emozionale non fa sacrifici, perchè va allo stadio a seguire la sua squadra, completa una settimana. Quindi non dev'essere un sacrificio, facciamo da subito delle prestazioni in linea con le aspettative, con gli spettatori non puoi bluffare, tutti quelli che compongono la squadra, a partire dall'allenatore, devono proporre quanto ci si aspetta".

La prossima partita: "Il Palermo è una delle candidate a tornare in Serie A, giochiamo in casa e per noi ovviamente è un vantaggio, una follia che ci potrebbe prendere da domani è considerare la partita di Palermo come interlocutoria, dobbiamo subito capire che è un avversario difficilissimo dove tirar fuori il massimo, perchè se la consideri interlocutoria l'hai già persa".

L'obiettivo: "Il calciatore è un animale strano, vive molto d'istinto, ma proprio perchè sono strani devono caprie dove si trovano. È corretto: devono capire che stanno lottano per salvarsi. Le aspettative prima di gennaio erano diverse, non sto qui a dire se correttamente o no, poi sono andate cambiando chiaramente, visti i risultati. A Trapani dopo due mesi i giocatori li ho visti cambiare, perchè i calciatori vivono di situazioni emozionali e puoi pensare ripartendo che per vincere basti poco. Io sono stato chiamato per far capire ai giocatori quali sono i reali obiettivi per questa squadra. Io guardando il calendario ho visto "Unione" Venezia, allargo il concetto, sarebbe assurdo non pensare di affrontare questo momento uniti. Fino a maggio bisogna fare solamente una cosa, se non saremo uniti faremo molta più difficoltà a raggiungere l'obiettivo".

Staff: "Lo staff è composto da Bazzani, Manuel Di Maria, Salvatore Pollino, poi insieme a loro lavoreranno le figure che erano già qui presenti".