Il brutto avvio di campionato si fa sentire, la lotta per il sogno potrebbe essere da rimandare all'anno prossimo

03.01.2019 08:30 di  Davide Marchiol   vedi letture
Il brutto avvio di campionato si fa sentire, la lotta per il sogno potrebbe essere da rimandare all'anno prossimo

Doveva essere l'anno della riconferma per il Venezia e, per ora, lo è stato solo in parte. Se infatti la squadra mantiene una certa solidità difensiva e continua a segnare poco, i punti in classifica alla fine del girone d'andata sono comunque sette in meno rispetto all'era Inzaghi. Visto che il 2018 è finito e siamo nei primi giorni del nuovo anno, è tempo di bilanci. La squadra questa estate ha subito profondi cambiamenti non tanto nella rosa, quanto in quello che gli gravita attorno, con l'addio sia del tecnico che del DS Rinaudo. Sono arrivati Vecchi e Angeloni per inserire giovani di talento in una squadra con uno scheletro comunque importante. Quindi, sulla carta, le due scelte erano coerenti, ma, purtroppo, non tutte si sono rivelate azzeccate.

Angeloni in estate ha puntato sull'abbassamento del monte ingaggi, liberandosi dei contratti più onerosi per quanto riguarda i giocatori ormai fuori dal progetto tecnico. Inoltre ha acquistato diversi giovani che si sono rivelati interessanti nel corso dei mesi, come Di Mariano e Vrioni. Forse però i soli Citro e Schiavone come innesti già impratichiti con la cadetteria non sono sufficienti. L'assenza di una punta da doppia cifra si fa sentire, così come in mezzo le scelte sembrano un po' limitate, anche perchè alcuni elementi non sembrano essere da lotta per la promozione. Operato quindi non perfetto, ma comunque accettabile e quindi la sua posizione ha solo scricchiolato, senza però crollare.

Chi invece non è riuscito a rispettare le attese è stato mister Vecchi. Ingabbiato nel 3-5-2 di Inzaghi, non ha avuto probabilmente il coraggio sufficiente per cambiare stile di gioco e interpreti, incappando in un avvio terrificante da 4 punti in 6 partite. Tutt'altro ritmo invece con Zenga, che è incappato solo in tre sconfitte su dodici partite, raccogliendo punti anche contro avversari sulla carta più forti, rivoluzionando il cannovaccio tattico e iniziando a inserire effettivamente alcuni giovani innesti in pianta stabile come Di Mariano e Vrioni, con la lieta aggiunta del primavera Zennaro. Purtroppo però quella partenza ad handicap sta pesando e, nonostante una buona media punti, l'Uomo Ragno deve pensare più a tenere la squadra lontana dai Play-Out. I Play-Off infatti sono distanti solo 5 punti, ma il trittico festivo da un solo punto contro Cosenza, Pescara e Carpi consiglia prudenza. Il 2019 dunque parte con l'auspicio innanzitutto che i Leoni ritornino ai ritmi che erano divenuti soliti con Zenga, poi, forse, si potrà puntare a qualcosa di più, ma in questa stagione sembra complicato.