Inferno in laguna

08.04.2019 21:08 di  Davide Marchiol   vedi letture
Inferno in laguna

Inutile girarci intorno, quasi nessuno si aspettava che il Venezia sarebbe riuscito ad andare a punti con un Brescia che qualitativamente sembra di un altro pianeta rispetto ai lagunari. Certo è che la sconfitta per 2-0, con anche la vittoria del Foggia contro lo Spezia, ha reso ora tutto dannatamente complicato, caricando lo scontro diretto con i pugliesi di sabato di tensione, come se ce ne fosse bisogno. La squadra di Grassadonia infatti ha agganciato gli arancioneroverdi a quota 30 punti. Tradotto nel concreto: la sfida varrà il terzultimo posto, quello della retrocessione diretta, senza passare neanche per i Play-Out, che già è una prospettiva che fa agghiacciare i più.

Purtroppo l'impatto di Serse Cosmi è stato relativo. Sì, il carattere ora c'è (a tratti), ma c'è uno sfilacciamento in certi frangenti che risulta poco comprensibile. Vero che c'è paura, ma è risaputo che se ti fai dominare dal terrore alla fine fai ancora peggio del previsto. Che magari ragazzi giovani come Segre, St. Clair e Rossi, che hanno comunque fatto il loro quando chiamati in causa, ancora non abbiano interiorizzato questa regola ci può stare. Che invece però siano contratti persone esperte come può essere Modolo (non si può spiegare altrimenti il suo errore contro il Cittadella) o Schiavone o Bocalon ha del sorprendente.

La sensazione è che i giocatori, magari inconsapevolmente, un po' se la stiano cercando, perchè se passi in vantaggio e poi passi mezz'ora rinchiuso nella tua area il risultato è abbastanza inevitabile, tralasciando la partita con il Brescia dove si è visto che anche quando gli arancioneroverdi spingevano c'era poco da fare. Capitan Domizzi parla di necessità del gol, che è vero, ma purtroppo è anche un'ovvietà. Questa squadra non segna, o passa in vantaggio e si chiude nella propria tana (Palermo, Cittadella) o non scende in campo per paura fino all'arrivo della sberla (Cremonese). Ora sabato servirà un Penzo infernale, ma non solo sugli spalti, perchè nei momenti di difficoltà ci si appella ovviamente ai tifosi, ma questi vanno ripagati in qualche modo, dimostrando che ci sono la cattiveria e il carattere in campo. I punti non li fanno purtroppo i sostenitori, altrimenti almeno la salvezza non sarebbe così tanto in dubbio. I Leoni devono tornare tali, i limiti tecnici ci sono, ma se non ruggisci ti autocondanni.