Rogg si dimette, capitolo finale di un progetto fallimentare

Sono arrivate ieri le dimissioni di Andrea Rogg. Questo si sussegue alla rescissione consensuale con Angeloni, avvenuta a stagione in corso, a dimostrazione dell'insuccesso della coppia. Arrivato dalla viola come il nostro "big player", a detta del presidente, è ora tempo di bilanci.

La sua nomina però non ha mantenuto le attese, nonostante l'ottima stagione 2017/18 conclusasi come ben sappiamo con l'approdo alla semifinale play-off. Ora la sua dimissione sembra essere l'ammissione delle scelte sbagliate compiute nella stagione. Su tutte la decisione di affidarsi proprio ad Angeloni per il ruolo di ds. Nello scorso luglio infatti si decise di puntare su di lui, malgrado fosse un talent scout e non un vero e proprio direttore sportivo. Infatti le differenti responsabilità non gli hanno mai consentito di trovare la giusta dimensione a Venezia dopo ottime stagioni da osservatore in cui Angeloni portò in Italia vari talenti del calibro di Icardi, Sanchez e Cuadrado, sbagliando non solo la composizione della rosa, ma anche la scelta di un mister come Vecchi.

A seguito della rescissione del nostro ormai ex ds arriva dunque il punto esclamativo, la parola fine di una stagione apparsa fallimentare. Dagli Stati Uniti arrivano comunque i ringraziamenti del presidente Tacopina, sperando che questo possa rappresentare un nuovo inizio verso una stagione con una filosofia molto meno rischiosa