Venezia, Vanoli: "La mentalità vincente non la conosci finché non vinci, dobbiamo ancora innaffiarla e farla crescere"

06.04.2024 16:57 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Vanoli: "La mentalità vincente non la conosci finché non vinci, dobbiamo ancora innaffiarla e farla crescere"

Mister Paolo Vanoli ha inquadrato la sfida di domani del Venezia contro l’Ascoli. Queste le sue parole in conferenza stampa.

TVS Giuseppe Malaguti – Come state dopo la rimonta subita?

“Stiamo bene, come detto ai ragazzi inutile stare a pensare a quanto accaduto, sprechi energie. Dobbiamo pensare all’Ascoli ed essere concentrati per questa partita. Il passato ti serve per correggere e capire gli errori fatti, il presente serve a costruire il futuro, siamo concentrati solo su questa partita”.

TVS – Novità in settimana?

“Stanno tutti bene, siamo al completo”.

Avete anticipato la partenza per Ascoli:

“Abbiamo anticipato la partenza perché come successo l’anno scorso ci sono trasferte con viaggi un po’ lunghi quindi chiedo alla società di fare uno sforzo per partire un giorno prima, sfrutti così anche la possibilità di stare in gruppo che è importante”.

Con Carrera cos’è cambiato nell’Ascoli?

“Sono due allenatori con filosofie diverse, mister Carrera è entrato da pochi giorni, si sta intravedendo quello che vuole provare a fare, ma non è facile in così poco tempo. Si vede ancora qualche fondamentale di Castori nella seconda palla e nel lancio del portiere, ma si stanno vedendo anche elementi ora di un altro allenatore bravo”.

Carrera ha condiviso un percorso simile al tuo:

“Lui sempre prima di me, io arrivo sempre per secondo, spero di poterlo superare un giorno (ride ndr). Ho avuto la fortuna di vederlo da giocatore, ha vinto tanto e sa come si vince, è stato con un tecnico come Conte come me, è andato allo Spartak Mosca vincendo un trofeo importante come il campionato. Ho la fortuna di essere stato il secondo italiano ad aver vinto qualcosa a Mosca, spero domani a fine partita di aver fatto qualcosa in più di lui stavolta”.

Giocherete anche sui timori retrocessione dell’Ascoli?

“Dobbiamo giocare sui nostri pregi e le nostre paure, capendo con chi vai a giocare, capendo pregi e difetti dell’avversario, a livello tattico e a livello di ambiente, però devi concentrarti su te stesso. Se vuoi fare qualcosa di grande non puoi sempre guardare gli avversari, devi guardare alle tue potenzialità e migliorare in settimana le tue qualità, non solo tecniche ma anche mentali. La mentalità vincente finché non vinci non la conosci, questo è stato forse l’errore vissuto nell’ultima partita. E’ vero che l’abbiamo preparata come una finale, sei andato sul 2-0, vuol dire che ancora questa mentalità dev’essere innaffiata e cresciuta”.

Queste rimonte spesso arrivano al Penzo:

“Se fai caso facciamo fatica a gestire la partita quando davanti abbiamo un avversario con determinate caratteristiche. Penso che questi ragazzi non abbiano saputo durante la partita reagire perché si sono ritrovati da un vantaggio di due gol sotto di uno, anche per chi è entrato non è stato semplice, chi è entrato si è fatto travolgere dalla situazione, non è riuscito a cambiare quanto stava accadendo, eppure ero in panchina e i loro compagni stavano vedendo quel che accadava. Sia chi è in campo che chi è fuori deve capire cosa sta succedendo, tutti si sono impegnati, ma se entri sopra di due gol devi avere un atteggiamento, se sei sotto di uno devi avere un altro atteggiamento, secondo me invece il risultato è stato travolgente per tutti, neanche sul 2-2 siamo riusciti a reagire, quando si costruisce le fondamenta per qualcosa di importante bisogna imparare anche da questi momenti qua, senza soffermarcisi troppo, dobbiamo pensare che abbiamo un’altra partita importante, una finale per noi come per loro e ci sarà un’altra esperienza”.

TVS – Potrebbe tornare titolare Svoboda?

Ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi dove ognuno può guadagnarsi il posto, se uno sta in panchina non è perché ha sbagliato nella partita prima, questa è una mentalità povera. Il giocatore deve capire che se sei una rosa forte devi allenarti sempre forte per avere il posto e in questo qualcuno forse sta facendo ancora fatica. Se vai al Real Madrid non è che ti danno automaticamente la maglia da titolare, perché ce ne sono altri due come te che si stanno lottando il posto. Grazie alla crescita di tanti ragazzi abbiamo l’opportunità di far migliorare tutti, facendo lavorare tutti forte, così inizio a crescere di mentalità, faccio maturare la voglia di non perdere il posto, però talvolta quando l’ho conquistato talvolta abbasso le ali e allora lì il mister ti tira lo schiaffo, perché questi sono i fattori importanti da capire. L’anno scorso dovevamo prendere coscienza di quanto stavamo passando, quest’anno ne siamo già coscienti, l’ultimo step è capire come diventare importanti”.

La moglie di Pohjanpalo sta per avere il primo figlio, potrebbe condizionare la presenza di Joel contro l’Ascoli?

“Come fatto per altri abbiamo tutto pronto per permettere a Joel di stare vicino alla moglie dovesse accadere in queste ore, è l’evento più bello della vita; quindi, il club da grande organizzatore gli ha preparato tutto per far sì che in qualsiasi momento dovesse accadere Pohjanpalo potrà stare vicino alla moglie. Sappiamo Joel quanto sia importante per noi, ma questa squadra ha vinto 5 partite consecutive anche quando non c’era, sappiamo che se non dovesse esserci gli altri sono pronti per sostituirlo, quindi questo non ci preoccupa, in questo momento lui è con noi”.