Buonanotte VeneziaMestre!

21.12.2019 17:17 di Manuel Listuzzi   vedi letture
Buonanotte VeneziaMestre!

Vi prego, ditemi che ho sbagliato canale. Ditemi che non era il VeneziaMestre quello di Castellammare. Ditemi che era il cugino di Modolo, un ladro della maglietta di Di Mariano, la controfigura di Fiordilino. Non può essere questa la squadra vista con Empoli e Pescara. Ditemi che c’è stato un virus in settimana che ha debilitato tutta la rosa. Ditemi che non ci siamo sbagliati così tanto.

Perché altrimenti il problema è piuttosto serio, il bis della stagione passata è quasi pronto. Una prestazione imbarazzante per spirito e voglia in primis, ma anche per idee e supponenza. Si è vista una partita di bassa serie c al Menti, al cospetto di una Juve Stabia che faticherà tantissimo per mantenere la categoria in questa stagione. Il senso di malessere, nervosismo e fastidio non mi lascerà così presto, tanta è la frustrazione che questa sfida ha provocato. La squadra di Dionisi si è lasciata trascinare in una partita a ritmi comatosi in cui si è giocato pochissimo, su di un campo al limite della decenza e contro una formazione alla quale è bastato, una volta trovato il vantaggio, chiudersi nei propri trenta metri e lanciare lungo; e la cosa incredibile è che ciò è stato sufficiente per segnare due reti e sfiorarne altrettante.

In una sfida salvezza non è lontanamente ammissibile un simile atteggiamento, quello di una squadra arrogante e presuntuosa, adagiata sui suoi presunti talenti, che questo pomeriggio hanno “sfoggiato” tacchi e tunnel in grandi quantità ma sfortunatamente questo non è il campionato mondiale di giocata personale..

Non so da dove possa ripartire il VeneziaMestre ed il suo allenatore che inizia a far sorgere più di un dubbio riguardo l’efficacia del suo gioco. Tre gol segnati nelle ultime cinque, ma per la prima volta, la chiara impressione che lì davanti ci sia il vuoto pneumatico, il niente di movimenti, idee, grinta e, naturalmente, cattiveria sotto porta. Ma questo pomeriggio a terrorizzare il popolo unionista è anche la retroguardia, apparsa come una foglia sotto un diluvio tropicale. Ogni cross, ogni lancio in profondità è stato un brivido sulla schiena. L’ennesima prestazione “ansiosa” dell’estremo difensore è andata in registro. Ma sono le diapositive della seconda rete a far scappare i fantasmi dell’anno scorso fuori dall’armadio; un gol semplicemente regalato, senza che nessun lagunare infrapponesse un piede, tenesse la maglietta, commettesse un fallo ma fermasse l’azione. Se è questa la voglia di Vacca e compagni allora si, bisogna preoccuparsi.

In fondo non credo che Lupo non si renda conto della pochezza offensiva di questa squadra e che le sue dichiarazioni siano solamente di rito. Ma tornare sul mercato è l’unica possibilità, troppo evidenti i limiti in alcune zone del campo che, malauguratamente, sono quelle decisive. Non c’è nulla da salvare in questa giornata di campionato, la speranza è che insieme ai tre punti si lascino in Campania pure la sufficienza e l’arrendevolezza con la quale si è giocato. Sempre che non abbia sbagliato canale.

Avanti Unione!