Qualcosa è cambiato

27.08.2020 18:43 di Manuel Listuzzi   vedi letture
Qualcosa è cambiato
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Io non so spiegare cosa sia questa brezza che si inizia a respirare in città. Tifando VeneziaMestre più o meno da quando so pronunciare la parola "gol" ho poca dimestichezza con il verbo "sognare", ma conosco benissimo il verbo "illudersi". Eppure ogni giorno che passa mi sembra di assistere a qualcosa di diverso dal solito, qualcosa di speciale. I nuovi acquisti sono ancora meno conosciuti del consueto, i punti di domanda sorgono come funghi, le affannose ricerche in rete di filmati e statistiche sui neo lagunari si sprecano, così come i mugugni di chi a volte dimentica da dove siamo partiti. Tuttavia in poche settimane si è passati dagli annunci di un'imminente apocalisse alla curiosità di vedere completato un mosaico che inizia a stuzzicare la fantasia degli appassionati arancioneroverdi. Il tormentoso addio di Lupo ed il poco elegante congedo di Tacopina avevano iniziato a scalfire le certezze persino dei più inguaribili ottimisti nostrani. Voci di budget ridotti all'osso impazzavano per la città, la chimera stadio nuovo confinata a barzelletta, squadra al completo in vetrina ed in offerta al miglior offerente. Ed in tutto ciò l'elezione di Mattia Collauto e Paolo Poggi a nuovi direttori, sportivo e dell'area tecnica, apparivano come la naturale conseguenza di una mancanza di strategia, qualcosa di piuttosto improvvisato. Ma questa brezza.. 


Così è arrivato il primo acquisto; giovane, grande, grosso ma con già diverse partite nel suo  curriculum. Nel frattempo si riscatta Ceccaroni, ed il primo sopracciglio inizia ad alzarsi. Passa qualche ora ed arriva un nuovo colpo dal nome impronunciabile, grande, grosso e con alle spalle persino una discreta esperienza internazionale. Altro giro, altro regalo, un'ala islandese di cui si conosce poco o nulla ma che inizia a palesare con chiarezza una strategia ben definita della nuova dirigenza arancioneroverde. La città inizia a destarsi, ed ecco che arriva un talentuoso norvegese, di nome fa Johnsen ed i suoi video iniziano a girare nelle chat unioniste. Non sono i nomi ad accendere la fantasia, non sono i numeri a scaldare le braci della passione veneziana, ma è la percezione, la sensazione che si stia finamente parlando di calcio. E' la speranza di vedere un progetto che non si basi esclusivamente sul valorizzare giocatori di grandi squadre in cambio di pochi spicci, sono le durate dei contratti dei nuovi acquisti ad illuminare le giornate di noi poveri calciomercatodipendenti. Il modo in cui lo staff sembra stia lavorando compatto su un'idea di calcio, fisico, energico ma di qualità, con giocatori di struttura che possano legarsi a questo team ed a questa città sentendosi estremamente coinvolti nel progetto, al di là delle classiche parole di rito. E' l'entusiasmo con cui il nuovo mister si è presentato, come se fosse solamente uno dei vari ingranaggi di una macchina che vuole diventare veloce. 
Arriverà gioco forza il tempo delle cessioni, degli addii. Dovrà arrivare anche il momento decisivo, quello della scelta degli interpreti offensivi. Quello che farà alzare o abbassare il secondo sopracciglio. Ma questa brezza, questo cuore veneziano che finalmente batte con forza in petto alla società.. ci fa comprendere come no, non c'era nulla di estemporaneo, non era un regalino ai tifosi. I lagunari ora al comando delle operazioni hanno un'idea ben precisa che a noi fa venire parecchia voglia di scoprire come andrà a finire.

Avanti Unione!