VeneziaMestre impara questa lezione

03.10.2020 18:28 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
VeneziaMestre impara questa lezione

Il calcio è questione mentale. Quando si perdono gli equilibri, quando il corpo non arriva dove richiede il pensiero il match finisce. Quando si va sotto contro una squadra esperta e che ha qualità sebbene offuscate da una paura figlia di risultati avversi, é difficile uscirne quando non si hanno quegli automatismi che nella vita subentrano nei momenti di difficoltà. L’Unione gioca un ottimo primo tempo, dimostra un'ossatura ed una mentalità degna della categoria, ma si perde in quello che ancora una volta appare come il tallone d’Achille di una squadra che non riesce a concretizzare un evidente superiorità tecnica. É mancata forse l’umiltà, è peccata di sicuro la reazione dopo il primo gol subito. Questo VeneziaMestre ha potenzialità e carattere, ma va incanalato in un’ottica puramente da serie b, quella che che ha espresso un Frosinone di certo non indimenticabile. Tutto quello che di buono si è visto nella prima frazione è magicamente scomparso nella ripresa, dove l’Unione è apparsa supponente e fragile nelle trame di gioco ed in un atteggiamento che ci porterà poco distante. La strada verso un campionato tranquillo è possibile ma lastricata di ostacoli che si chiamano consapevolezza, autorevolezza e coraggio. Trovarli non sarà così semplice come forse ci eravamo illusi di poter trovare, ma le speranze ci sono, soprattutto se mr Zanetti avrà la forza di rischiare dei giovani che in realtà appaiono, se non già pronti, almeno predisposti ad un rapido inserimento. Non é un fallimento, ci mancherebbe. Ma è di sicuro un brusco risveglio per una città che avrebbe sperato di trovarsi ad un punto diverso della preparazione. 

A livello tecnico, dopo un brillante primo tempo, non realizzato da un’attacco troppo leggero, è mancata la prestazione di un Taegaourdeau completamente uscito dal match nella ripresa, e probabilmente il coraggio di un allenatore che ha ancora bisogno di tempo per rischiare un attacco “nordico” e spregiudicato. La posizione di Aramu resta il vero rebus di questa formazione, zoppa nell’asse destro in cui un Mazzocchi già pienamente dentro al progetto arancioneroverde si dimostra capace di fare male. Se la manovra della prima frazione è piaciuta per varietà e fantasia, é totalmente scomparsa dopo il vantaggio frusinate, quando gli ospiti hanno nascosto la palla pregni di un’esperienza che manca ancora ai lagunari. Non bisogna piangersi addosso, non è assolutamente il tempo dei processi, ma è quello delle analisi tecniche e tattiche. Così non possiamo ferire difese così esperte, non è attraverso le verticalizzazioni che si bucano retrovie così organizzate. Abbiamo armi e tempo per trovare alternative, e la sensazione é che non manchino a questa squadra. 

Noi ci crediamo, come la bellissima manifestazione pre partita della tifoseria ha dimostrato.

Avanti Unione!!!