Il Venezia torna a macinare punti, ma la media gol resta molto bassa

01.11.2018 17:43 di  Davide Marchiol   vedi letture
Il Venezia torna a macinare punti, ma la media gol resta molto bassa

1-1, 1-1, 1-0, sono i tre risultati che hanno portato in dote al Venezia di Zenga i 5 punti necessari a uscire, almeno per ora e si spera per tutta la stagione, dalla zona rossa. È subito balzata all'occhio la ritrovata solidità difensiva degli arancioneroverdi sotto la nuova guida tecnica. Le due reti sono arrivate contro avversari che puntano alla promozione diretta come Palermo ed Hellas Verona e su episodi. Al Penzo infatti Zaccagni ha sfruttato uno scivolone di Modolo favorito dal terreno zuppo di pioggia, mentre al Barbera è stato palese l'errore di Andelkovic, che probabilmente non ha perso il posto a caso. Si rivede dunque quella solidità che ha permesso ai Leoni di Pippo Inzaghi l'anno scorso di stupire tutti con il quinto posto e i Play-Off.

Allo stesso modo però emerge una fatica a segnare non da poco e che non si è risolta neanche schierando il tridente. Solo 8 per ora le reti segnate, meno di una a partita e dato che rende l'attacco lagunare il terzo peggiore della Serie B (ci sono Cosenza, Ascoli e Carpi a 7, mentre il Livorno ultimo è a 6). Quest'anno i colpi di genio di Stulac non ci sono e servirà trovare con il tempo qualche idea nuova per andare a rete, perchè il solo contropiede non può bastare. Con Zenga sono arrivate tre reti in tre partite, ma il colpo del ko o della vittoria di prestigio è sempre mancato. Non ultimo il diagonale fallito da Citro contro la Cremonese al 94'. Non c'era tempo affinchè i grigiorossi potessero probabilmente costruire un'azione e pareggiare, ma trovare la seconda rete avrebbe fatto ulteriormente bene anche al morale, perchè ad oggi il Venezia ha segnato due reti solo in un'occasione, ovvero nella sconfitta contro il Benevento.

Che soluzioni potrebbe adottare Zenga (anche perchè gennaio è lontano)? Con il 4-2-3-1 la squadra è parsa molto più pericolosa, soprattutto con Citro dietro la punta, quindi effettivamente è forse una questione risolvibile con schemi di gioco diversi. Usando il 4-3-3 classico per ora Litteri raramente è riuscito a rendersi pericoloso, forse per questioni fisiche, ma forse anche perchè i vari Bentivoglio e Schiavione non sono riusciti mai a servirlo. Falzerano e Di Mariano ali possono sfruttare la velocità e la capacità di saltare l'uomo, ma non sembrano avere lo spunto per servire assist. Con il 4-2-3-1 le cose sono cambiate. Ovviamente è stata fondamentale anche così la velocità di Kekko, ma almeno con Citro messo tra le linee c'era un giocatore in grado di dare il là a qualche azione pericolosa. Vedere quindi con il tempo un piccolo ulteriore cambio di modulo potrebbe non essere assurdo, anche perchè va bene la difesa solida, ma bisogna anche trovare la via del gol con un po' più facilità per arrivare dove vuole Tacopina, ovvero ai Play-Off.