St. Clair a La Nuova Venezia: "Ho capito cosa vuole Zenga, in Inghilterra si privilegia altro"

02.11.2018 19:24 di  Davide Marchiol   vedi letture
St. Clair a La Nuova Venezia: "Ho capito cosa vuole Zenga, in Inghilterra si privilegia altro"

Tralasciando le gesta di Di Mariano, l'uomo della settimana, dopo Zennario, è Harvey St. Clair, che ha fatto il suo esordio contro la Cremonese regalando anche un gran pallone a Citro per il possibile 2-0. La Nuova Venezia lo ha raggiunto per parlare con lui delle sue sensazioni a quattro mesi dal suo arrivo, partendo dall'ambientamento in allenamento: "In Inghilterra viene privilegiata la crescita personale, i miglioramenti di squadra, i risultati sono la conseguenza. In Italia, invece, conta soprattutto vincere, questo non è negativo perché alla fine rende il campionato molto competitivo".

Zenga durante la conferenza stampa ha apertamente detto di aver escluso St. Clari durante il primo allenamento, per fargli capire cosa volesse da lui: "Lì per lì, non è stato piacevole, poi ho capito quali motivazioni avevano spinto l’allenatore a fare quella scelta. Sono stato attento, mi sono concentrato, ho cercato di capire meglio quello che mi avrebbe chiesto il tecnico. I frutti si sono visti nei giorni successivi".

L'avvio di campionato del Venezia ha sorpreso un po' tutti in negativo: "Davvero, perché vedevo in allenamento segnali positivi, il gruppo era vivo. Sono contento che gli ultimi risultati ci abbiano permesso di tirarci fuori da una scomoda posizione di classifica».

La lingua ha rappresentato un primo ostacolo per l'ambientamento del ragazzo: "Non è stato semplice, qualcosa mi sfugge nella comprensione, ma ho imparato a osservare, a vedere. Quello che magari non capisco immediatamente, lo intuisco guardando i miei compagni e riesco a mettermi alla pari. Adesso ho un vantaggio in più: sia Zenga che Carbone conoscono perfettamente l’inglese, se c’è qualcosa che non capisco, vengono a spiegarmelo direttamente nella mia lingua madre. Comunque sto studiando".

L'inserimento comunque procede bene: "Ho un buon rapporto con tutti, sono stato accolto alla grande nel gruppo, sono tutti fantastici. Se devo fare un nome, dico Francesco Cernuto. Siamo spesso insieme, Ciccio mi fa ridere, scherziamo insieme. A volte lo raggiungo anche a Treviso, andiamo a cena insieme o facciamo un giro. Poi c’è Geijo, siamo in camera insieme durante i ritiri, anche lui ha un’ottima padronanza con l’inglese, ha sempre la battuta pronta".

Per lo scozzese è la prima esperienza veramente lontano da casa, visto che comunque prima si trovava a Londra, ma l'ambientamento in Italia non è stato un problema, anzi: "È stato abbastanza rapido, anche se vivo da solo, lontano dalla mia famiglia, dagli affetti. Quando non sono all’allenamento, mi piace girare per Mestre, alcune volte vado a Treviso. Sono venuto in Italia per giocare, quindi sono io che devo inserirmi in una realtà completamente nuova".