I fatti del 2018 - Palermo Campione d'inverno di una B anomala

02.01.2019 10:00 di  Davide Marchiol   vedi letture
I fatti del 2018 - Palermo Campione d'inverno di una B anomala
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Iniziata fra mille polemiche per il blocco dei ripescaggi dalla Serie C a seguito dei numerosi fallimenti (Avellino, Bari e Cesena) con un lungo braccio di ferro con la terza lega e il via con l'anomalo format a 19, la Serie B ha chiuso il girone d'andata premiando il Palermo come Campione d'Inverno. Un Palermo reduce da un cambio epocale come quello che ha visto l'addio dopo 17 anni di Zamparini e l'approdo di un gruppo inglese alla guida del club siciliano. I rosanero partiti con Bruno Tedino in panchina si sono poi affidati nuovamente a Roberto Stellone, già alla guida della squadra nel finale dello scorso campionato, iniziando a volare e chiudendo la prima parte del campionato a quota 37 punti, cinque più delle più immediate inseguitrici ovvero il Pescara e il Brescia. Due sorprese, ma non troppo, vogliose di riscattare la scorsa stagione che le aveva viste navigare a lungo nelle retrovie e lottare per la salvezza. Scendendo la classifica c'è il neopromosso Lecce, vera rivelazione di questa prima parte di stagione, che sta mettendo in vetrina giocatori molto interessanti al fianco di vecchie volpi della Serie B. Un po' arretrate invece due delle grandi favorite della vigilia come Hellas e Benevento: le due hanno avuto un andamento ondivago dovendo smaltire le scorie della retrocessione dell'anno passato. Chiude la zona play off un terzetto formato da Perugia, Spezia e Cittadella, habitué ormai di quelle posizioni di classifica.

Scendendo una graduatoria resa ancor più corta dall'assenza di tre club rispetto al recente passato troviamo Ascoli e Salernitana che hanno nel mirino le tre sopraccitate, ma non possono permettersi distrazione (e i campani lo sanno bene avendo navigato a lungo fra le prime per poi incappare in un periodo negativo che li ha fatti scivolare in classifica), seguono in zona salvezza Cremonese, Venezia – che dopo l'avvio deficitario con Stefano Vecchi si è affidato a Walter Zenga – e l'altra neo promossa Cosenza che al momento sarebbe salva di un soffio. Ai play out al momento la sfida sarebbe fra il Carpi e il Livorno, due club che con il cambio di tecnico (il ritorno di Fabrizio Castori in Emilia, Roberto Breda in Toscana) hanno lasciato gli ultimi due posti della classifica a lungo occupati. Poi il Foggia partito ad handicap a causa del -8 di penalizzazione e un Crotone in crisi nera dopo la retrocessione dalla A di un anno fa. Qui il cambio di allenatore – da Stroppa a Oddo – non è servito tanto che alla fine l'ex Foggia è tornato alla guida dei calabresi per provare a conquistare la salvezza. Stessa cosa a Padova, ultimo in classifica, dove l'interregno di Foscarini non ha dato i risultati attesi tanto da far decidere ai patavini di riaffidarsi a Pierpaolo Bisoli, protagonista della promozione e della prima parte del girone d'andata e ora nuovamente al timone. La pausa e il mercato però potranno cambiare diverse cose perché, come ci ha insegnato il passato e come ripetono quasi tutti i protagonisti della serie cadetta, alla ripresa inizierà un nuovo campionato che potrebbe stravolgere molte certezze e ribaltare, almeno in parte, la classifica.