Il ritorno di Bazzani: "Ci aspetta un compito impegnativo, serve continuità in questa Serie B, conta la testa"

Insieme a mister Serse Cosmi torna a Venezia una vecchia conoscenza, ovvero Fabio Bazzani, in arancioneroverde dal nelle stagioni 1997-98 e 2000-01 (con in mezzo diversi prestiti). Ecco quanto ha dichiarato l'ex attaccante a La Nuova Venezia, partendo dall'anno scorso, quando affrontò i Leoni sulla panchina dell'Ascoli: "Perdemmo solo per un calcio di rigore realizzato da Geijo, negli ultimi minuti guidai io la squadra perché Serse era stato espulso. Nonostante la sconfitta, quella fu la partita dove capimmo che ci saremmo salvati".

La prima stagione in laguna non fu fortunata: "Arrivai nell’estate del 1997 dal Sandonà, ero giovane, ma il problema non era quello, bensì il ginocchio fuori uso. Rientrai in tempo per gli ultimi due mesi di campionato, feci due presenze e vissi la festa della promozione in Serie A".

Dopo i prestiti a Varese e all'Arezzo tornò nel 2000-2001 a disposizione di Prandelli, in una rosa particolarmente fornita, mettendo a segno comunque 5 reti tra cui quella fondamentale al Chievo: "Avevo due “signori” davanti che si chiamavano Maniero e Di Napoli".

Ora torna a Venezia in veste di vice allenatore, con un compito un po' diverso: "Ritornare in una piazza dove ho trascorso stagioni indimenticabili, fa piacere. Ci aspetta un compito impegnativo. Chi trova continuità in questo campionato a 19 squadre, può stare tranquillo. Al Venezia è mancata finora questa continuità. Stiamo parlando comunque di una rosa composta da tanti elementi che pochi mesi fa si giocavano un posto nella finale promozione. Non è questione di moduli, di sistemi di gioco, ma conta la testa. Ho visto tantissime partite, ogni settimana ero su un campo. Ci sono 2-3 squadre di caratura superiore, e una di queste è il Palermo, poi c’è equilibrio".