Bocagol, ed il VeneziaMestre va!

20.10.2019 15:06 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Bocagol, ed il VeneziaMestre va!

Nove giocatori diversi su undici. Stesso risultato. Opposto significato.

Inutile negarlo ma per chi ha vissuto live quel funesto quanto fasullo playout il gusto dolce di rivincita è forte al termine di un incontro che inevitabilmente ha riportato alla mente gli incubi della stagione passata, quando Salernitana e VeneziaMestre galleggiavano su acque agitatissime. Le prospettive dopo soli 4 mesi sono completamente sconvolte per entrambe le compagini che davanti ad una buona cornice di pubblico cercano conferme.

Dionisi decide di donare una nuova chance a Lollo sulla mediana, mentre è Di Mariano la carta scelta per disinnescare la retroguardia campana. La difesa è obbligata, almeno in attesa dei rientri di Marino e dello sfortunato Felicioli.

La partenza degli ospiti è arrembante, gli esterni granata trovano spazi ampissimi sfruttando a pieno la filosofia del suo tecnico che prevede larghezza e velocità. I terzini arancioneroverdi soffrono tremendamente l’inferiorità numerica sulle fasce ed i traversoni trovano spesso impreparati i centrali veneziani. Una traversa, un palo ed un guardalinee tengono a galla gli uomini di Dionisi che passata la paura iniziano a trovare campo e distanze giuste. La fisicità dei campani limita però il palleggio ed i continui falli a centrocampo rendono la partita spezzettata e difficile. Il VeneziaMestre si scuote verso la mezzora con le occasioni capitate sugli sviluppi di palle inattive. Fiordilino aumenta i giri e la manovra si fa più corale con le fasce che accompagnano maggiormente l’azione. Sul finire di tempo l’azione che concretizzerà non solo la mole di gioco di questa frazione di gara, ma tutto l’esordio di stagione di una squadra che fa della ricerca della qualità il proprio mantra. Stop di Di Mariano per Capello che di prima lancia Bocalon davanti all’estremo difensore. Uno a zero Unione e Penzo in estasi.

Il risultato è generoso per i colori locali, ma è il secondo tempo a legittimare un successo cercato con rabbia e caparbietà. Gli ospiti non riescono quasi mai infatti a far emergere la maggior qualità globale, accontentandosi di cross dalla trequarti e calci d’angolo. L’ingresso in campo di Maleh al posto di un Lollo finalmente presente e combattivo regala freschezza e lunghezza alla manovra arancioneroverde, mentre sul lato opposto Zuculini appare più opaco del solito. Di Mariano sale in cattedra con un paio di giocate da applausi, avvalorando la tesi di chi lo ritiene titolare inamovibile per questa squadra. Buona e concreta pure la gara di Capello e Bocalon, bravi a tenere alta la squadra nei momenti decisivi della gara. Per la prima volta Dionisi dimostra anche capacità di leggere la gara sapendo soffrire, quando nel finale dispone la difesa a 5 con l’ingresso di Casale a limitare l’assalto granata.

Il fischio finale scaccia i fantasmi esorcizzando definitivamente il ricordo di uno spareggio ridicolo che ha sancito esclusivamente il punto più basso del calcio italiano, almeno per la cadetteria. Una partita ed una stagione che ora si possono definitivamente archiviare, un epoca passata e lontana alla luce di una società che sembra aver imparato dai propri errori sapendo migliorarsi e cambiare, sempre fissa sull’obiettivo chiamato crescita. Cosa che purtroppo non si può dire del settore più caldo del tifo arancioneroverde.

Tra pochi giorni andrà in scena un’altra complicatissima partita per il VeneziaMestre, in casa di quel Crotone vera sorpresa di questo avvio di stagione. Si andrà però in Calabria con lo spirito positivo di chi sa di essere sulla giusta strada e con la fiducia di chi ha definitivamente cancellato un’annata da dimenticare.

Avanti Unione!