Benvenuti alle montagne russe del VeneziaMestre!

18.07.2020 10:26 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Benvenuti alle montagne russe del VeneziaMestre!

Testa, cuore e… attributi. Eccolo il VeneziaMestre che volevamo, eccola una squadra che vuole la salvezza. Eccolo il roller coaster arancioneroverde in cui si precipita e poi si risale fino al paradiso! Né brillanti né belli, ma finalmente pratici e concreti, con un allenatore che per una volta sa leggere alla perfezione il momento della partita sacrificando l’estetica ai fini di un risultato pesantissimo e direi pure meritato. La squadra lotta, usa la testa, si abbassa pericolosamente nel finale ma senza lasciare la sensazione di essere all’angolo, nonostante il sei-tre-uno con il quale si è concluso il match. Come avevamo scritto pochi giorni fa è terminato il tempo degli esperimenti, della ricerca attraverso il gioco di un’identità che è stata di sicuro raggiunta ma che probabilmente è meno adatta di quanto ci si sarebbe aspettato per raccogliere risultati in un campionato difficile come questo. Mister Dionisi continua nella rotazione degli uomini e questa volta il prodotto è apprezzabile, nonostante manchino le geometrie di Fiordilino in mezzo al campo. Buona la prestazione di Vacca e di tutta la mediana, capace di non schiacciarsi troppo nei momenti decisivi. Fondamentale in una sfida così importante la tenacia e l’esperienza di un Molinaro che certifica una volta di più la necessità di un leader in questo gruppo, con il quale saremmo forse usciti un pochino prima da queste sabbie mobili. Davanti si crea poco ma il tridente punge particolarmente in fase di pressing, impedendo ai liguri d’iniziare la manovra con scioltezza. Semplicemente decisivo Lezzerini e le sue parate, un giocatore con alti e bassi da valutare ma che tra i pali dimostra di saperci decisamente fare, se solo si lavorasse sulle uscite.. La difesa balla in qualche circostanza, disegna una linea spesso disordinata, ma controlla senza affanni ed appare concentrata, mix efficace di pragmatismo e maturità.

Più che un campionato questo sta assumendo le sembianze di una saga. Dietro di noi corrono come forsennati con risultati totalmente imprevedibili e ribaltoni epici; davanti sembrano crollare come castelli di sabbia quelle squadre che parevano veleggiare verso playoff sereni. La conferma di un torneo in cui i valori erano e sono particolarmente livellati, spesso verso la mediocrità, lascia rimpianti e frustrazioni in un popolo unionista che avrebbe voluto godersi quest’estate in serenità, invece di soffrire come pazzi davanti ad uno schermo. Ma forse è la condanna di tifare VeneziaMestre, è la punizione per amare e vivere nella città più bella del mondo. Siamo una tifoseria abituata a patire per questi colori, chiedevamo undici leoni che facessero lo stesso e ieri sera abbiamo avuto una piccola prova che la squadra c’è. Tra pochi giorni ci giocheremo la sfida più importante della stagione, contro uno Juve Stabia improvvisamente tornata in partita. L’augurio è che i tre punti del Picco abbiano donato quella consapevolezza e quell’autostima di cui questi ragazzi hanno terribilmente bisogno.

Ancora un piccolo sforzo, ancora una grande battaglia.

Avanti Unione!