Reyer, RJ Cole: "La Reyer è un grande club. Ogni giorno ci spingono a migliorare per arrivare ad eccellere"

05.09.2025 17:00 di  Alberto Bison   vedi letture
Reyer, RJ Cole: "La Reyer è un grande club. Ogni giorno ci spingono a migliorare per arrivare ad eccellere"

Questa mattina la Reyer Venezia ha presentato il nuovo playmaker americano RJ Cole e il play guardia italiano Leonardo Candi. Entrambi si sono detti soddisfatti del loro arrivo alla Reyer e sono molto contenti del lavoro e dell'affiatamento con cui la squadra sta affrontando questa preseason.

Le prime dichiarazioni in maglia orogranta di RJ Cole:

"Fin da subito, ancora prima di iniziare il training camp, ho percepito una grande energia. Da quando sono arrivato, tutte le persone che ho incontrato mi hanno trasmesso entusiasmo e una grande professionalità. Questo ha reso il mio adattamento al nuovo club più facile e meno stressante. Questa voglia di stare insieme che si respira nel gruppo e in tutta l'organizzazione ci fa lavorare meglio e credo che ci aiuterà per tutta la preseason. Sono grato di essere qui".

Che tipo di playmaker sei e qual è il tuo ruolo preferito?

"Mi definisco sicuramente un playmaker, perché la cosa che mi piace di più in campo è coinvolgere i compagni. Detto questo, posso segnare e mi impegno per essere anche un ottimo difensore".

Come vi può aiutare a crescere questo Club?

"Fin da subito ho percepito, e ne sto avendo la conferma, che questo è un club che lavora moltissimo sullo sviluppo dei giocatori. Lavoriamo duramente ogni giorno, sia sul parquet che in sala pesi, per essere pronti per la stagione e per migliorare le nostre abilità individuali e di squadra. È una prerogativa di questo staff tecnico volere il meglio per noi giocatori; ci spingono a migliorare come singoli con l'obiettivo di portarci a eccellere".

In cosa pensi di essere migliorato di più da quando sei arrivato in Europa?

"Credo di essere migliorato come giocatore in generale. Se devo indicare un aspetto in particolare, probabilmente direi il 'decision making' (prendere le decisioni giuste, ndr). Ma ho imparato tanto da tutti gli allenatori che ho avuto e voglio continuare a migliorare le mie letture in campo e la mia abilità di crescere. Credo di avere ancora tanto da aggiungere al mio gioco e mi piace ascoltare i consigli per diventare un giocatore migliore".

Quali possono essere i punti di forza della squadra?

"Abbiamo una squadra molto versatile, con giocatori che possono giocare in diverse posizioni e che portano caratteristiche, personalità e abilità differenti. Credo che la nostra squadra sia completa. Ovviamente stiamo ancora lavorando sulla conoscenza reciproca, ma lo stiamo facendo nella direzione giusta. È ancora presto per dire quanto speciale potrà essere questo gruppo, finché non avremo lavorato più a lungo e non saremo tutti insieme".

Conoscevi qualcosa della Reyer prima di arrivare qui?

"Ho studiato molto. Da quando si è presentata l'opportunità di venire qui, mi sono informato sul club e ho fatto le mie ricerche. Ho visto la storia della Reyer e i successi degli ultimi anni, e tutto questo combacia con il mio desiderio di vincere. Credo che nella carriera di un giocatore la cosa più importante sia provare a vincere dei trofei. Per quanto riguarda i compagni, ovviamente li conoscevo di fama e ho dato un'occhiata ai loro profili social, oltre ad aver guardato un po' di partite della Reyer".

Cosa ti ha colpito del gioco proposto da coach Spahija?

"Adoro il modo in cui ci fa giocare. Mi piace il fatto che sia una pallacanestro veloce, basata sulla difesa e sulla durezza fisica e mentale. Abbiamo giocatori che possono ricoprire più posizioni e questo stile di gioco mi ricorda un mio vecchio allenatore dell'high school, per cui so cosa aspettarmi".