Venezia, Idzes: "Questi tre mesi sono stati duri, ma ho tanta voglia ora di aiutare la squadra"
Jay Idzes ha parlato in conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Venezia e per commentare anche il suo ritorno tra i convocati dopo la trombosi venosa che lo ha colpito post gara d’andata contro il Parma. Queste le sue parole.
Come stai?
“Mi sento bene, due settimane fa ho ricevuto l’ok per tornare ad allenarmi e giocare, non sento più dolore. Nell’ultima partita sono stato convocato e mi sento pronto per giocare, chiaramente ho bisogno di tempo per arrivare al ritmo dei miei compagni che stanno giocando”.
Cos’è successo dopo quella gara contro il Parma?
“Sabato c’è stata la partita con il Parma, dopo la gara mi si è gonfiato il braccio. Ho pensato a uno scontro di gioco, ma non mi ha fatto dormire e sentivo qualcosa. Ho chiamato quindi il dottore del club, mi ha fatto fare gli esami che riteneva opportuni e mi hanno trovato la trombosi. Sono rimasto lì 5 giorni e mi sono trovato benissimo, tutti i medici e anche il nostro staff mi hanno trattato bene. Non sono stato particolarmente male, ho avuto solo questo problema al braccio. Dopo i 5 giorni ho cominciato il percorso riabilitativo”.
Hai mai avuto paura per la tua salute in quei giorni?
“Non ho mai avuto paura di questa cosa, però chiaramente nel momento in cui mi hanno trovato la trombosi ero sorpreso. I dottori mi hanno spiegato il problema, che poteva essere pericolosa, all’inizio non avevo neanche realizzato bene. In ospedale mi hanno aiutato molto, hanno fatto diversi test per accertarsi che io possa intraprendere il recupero. Ho iniziato da quel momento a iniziare a recuperare il prima possibile. La salute viene prima di tutto, ma appena mi è stato detto che potevo iniziare il percorso riabilitativo ho cominciato a lavorare al massimo per tornare”.
Pierini nella gara dopo ha mostrato la tua maglia per celebrare un suo gol, un bel gesto:
“Ringrazio ovviamente Pierini e tutta la squadra, ho ricevuto tanti messaggi in quei giorni dai miei compagni, volevano venirmi ogni giorno a trovare. Ringrazio anche lo staff e il club per la vicinanza e la maglietta mostrata da Pierini mi ha fatto capire la vicinanza del gruppo, non vedevo l’ora di poter tornare a correre con loro anziché restare fuori”.
Il presidente Niederauer ha parlato di te e Svoboda come gli acquisti della sessione di gennaio:
“Sì effettivamente io e Svoboda siamo rimasti fuori a lungo, a novembre ci sono stati un po’ di infortuni. La rosa comunque è ampia e speriamo di non avere altri infortuni”.
Come sono stati questi mesi?
“Questi tre mesi e mezzo in cui sono stato lontano dal campo a volte sono stati duri, perché vuoi sempre essere lì ad aiutare i compagni, è stata la prima volta in cui sono rimasto così tanto fuori in carriera. A volte è stata dura ma volevo tornare fortemente”.
In queste settimane sei anche stato in Indonesia a ritirare la cittadinanza:
“È stato un momento positivo all’interno di un momento che per me positivo non era, è stato molto bello tornare in Indonesia e prendere la cittadinanza, spero ora di poter giocare con la nazionale”.
Sabato c’è lo scontro diretto con il Parma:
“Stiamo lavorando come sempre, è una partita contro una squadra molto importante ma noi continuiamo sul nostro percorso di lavoro sul campo senza fare qualcosa di particolarmente diverso”.
Nella conferenza di ieri con il presidente Niederauer si è parlato anche di promozione:
“Se guardiamo la classifica siamo secondi con la Cremonese e vicini al Parma, ma in questo momento non ci interessa guardare fuori, pensiamo al lavoro della nostra squadra ragionando gara per gara, vogliamo concentrarci su di noi e poi vedremo dove riusciremo ad arrivare”.
Che impressioni ti ha lasciato il Parma nella gara d’andata?
“L’ultima volta che li abbiamo affrontati abbiamo capito che sono una grande squadra, vogliono giocare molto la palla, la gara è stata spettacolare e ricca di gol. Hanno anche un buonissimo attacco, dobbiamo prepararci al massimo per affrontarli”.
Il Parma è la squadra più forte della B?
“Difficile dire quale sia la squadra più forte del campionato, la classifica è corta, le piccole possono sempre vincere contro le grandi, complicato dire chi sia più forte”.