Maniero: "Derby acceso, ma è una rivalità rispettosa. Capello e Falzerano potrebbero essere gli uomini decisivi"

Ai microfoni del Corriere del Veneto, Pippo Maniero, padovano che giocato con il Venezia, per avere il suo parere sul derby, con anche qualche aneddoto sul passato: "Quando firmai il contratto non sapevo cosa aspettarmi. Ero molto amico di Ivone De Franceschi, padovano come me, anche lui fece la mia stessa scelta. Entrambi ci chiedevamo che accoglienza avremmo ricevuto a Venezia. Invece andò benissimo. Qualche sfottò, ma l’affetto per noi resiste anche a distanza di anni, tanto che Ivone ci è tornato pure da dirigente. E sono sempre stato convinto di una cosa, che, oltre la rivalità, ci sia un grande rispetto fra le due tifoserie. Quasi una avesse bisogno dell’altra. È un derby molto sentito, certo, ci mancherebbe. Ma faccio un esempio: mi sono sempre chiesto se a Vicenza sarei stato accolto così bene. E mi sono risposto di no, fra vicentini e padovani c’è qualcosa di profondo e personale, proprio non si sopportano a livello sportivo intendo".
Nello specifico sul derby: "Sulla carta è veramente difficile immaginare il risultato finale, può finire in qualsiasi modo Di solito il derby lo decide un attaccante. Dico Capello per il Padova, è un bel giocatore e può esplodere definitivamente. So che il Venezia davanti ha un sacco di infortuni. Per questo punto su un centrocampista. Pinato o Falzerano potrebbero essere decisivi"