Ivan Lakićević, esterno tra sport e cultura: “il libro è il miglior amico dell’uomo”

20.04.2020 16:43 di Mirko Galasso   vedi letture
Ivan Lakićević, esterno tra sport e cultura: “il libro è il miglior amico dell’uomo”
© foto di www.veneziafc.it

Ama l’Italia ed è grato al Venezia per quest’opportunità di rimanere in forza al club, nel Belpaese. Classe ‘93, il terzino serbo cresciuto sportivamente nelle giovanili della Stella Rossa di Belgrado e professionista con il Donji Srem e il Vojvodina ha rilasciato recentemente una bellissima intervista per il popolare quotidiano sportivo serbo mozzartsport.com. Ivan Lakicevic, soprannominato “Mogli” in patria, ha avuto parole significative per i suoi compagni di squadra, che “l’hanno accolto in maniera fantastica” anche se gli dispiace un po’ che tra di loro non ci sia neanche un suo compaesano. Molto importante per lui la possibilità di giocare dieci partite dopo l’infortunio di Fiordaliso, dato che nel Genoa non aveva trovato spazio. Per quanto riguarda la situazione della squadra, ha dichiarato: “Purtroppo siamo in una parte pericolosa della classifica, ma speriamo di risalire alla ripresa del campionato, cosa che penso riusciremo a fare”.

Legato molto alla sua famiglia di cui sente la mancanza in questo periodo critico, ha parlato di come stia passando le giornate in isolamento a Mestre (dove si trova bene ‘come a Belgrado’) pur lamentando al momento il fatto di non avere, dove abita, vicini di casa. Comunica quotidianamente ai responsabili del club la propria temperatura corporea ed esegue la lista di esercizi fisici comunicata dai preparatori. Si sente ogni giorno con i familiari in Serbia e, nel resto del tempo, guarda programmi culturali su YouTube, ascolta musica – ama in particolare il rock, sia serbo che estero: i Deep Purple, i Led Zeppelin, gli AC/DC, i Black Sabbath come dichiarato a novosti.rs – e legge libri. Gli autori? La lista è da far invidia ai migliori studenti di Lettere e Filosofia: Shakespeare, Dostojevski, Molière, Čechov… non solo, “sottomano” ha anche Freud, Jung, Schopenhauer, Fromm, Nietzsche e Bukovski perché “il libro è il miglior amico dell’uomo”, un uomo “che dovrebbe sempre cercare di imparare cose nuove, elevarsi e godere quanto più della cultura, dell’opera, del balletto, della musica classica...”

A questo punto, il dubbio viene anche a me: siamo sicuri che stiamo parlando di un calciatore?