Vanoli: "Mi sono arrabbiato, è la terza partita dove possiamo raccogliere di più. VAR? Ormai non c'è più spazio per l'interpretazione dell'arbitro"

01.03.2023 23:45 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Vanoli: "Mi sono arrabbiato, è la terza partita dove possiamo raccogliere di più. VAR? Ormai non c'è più spazio per l'interpretazione dell'arbitro"

Mister Paolo Vanoli ha commentato la sconfitta patita dal Venezia contro il Bari, queste le sue parole in conferenza stampa.

Il match:

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi per la prestazione, però sono molto arrabbiato, è la terza partita dove meritavamo sul campo molto di più e questo non è avvenuto. Bisogna essere più determinati e cattivi nell’ultimo terzo, per come giochiamo dobbiamo creare di più, non è possibile venire a Bari contro un’ottima squadra, si vede dove sono e gli faccio i complimenti, giocare con una squadra giovane come una nostra, fare una gara di grande personalità e però non raccogliere nulla. Ci dev’essere l’arrabbiatura per aver portato a casa pochi punti”.

Il gol annullato a Pohjanpalo:

“L’unica cosa per cui mi sono arrabbiato è perché il quarto uomo non mi ha risposto quando gli ho chiesto se era fallo o fuorigioco. Ormai si va al VAR e si cambia tutto, prima si andava al VAR per lasciare all’arbitro l’interpretazione, ora si va per cambiare l’interpretazione, cosa serve allora andare al VAR così? Non si lascia più l’interpretazione all’arbitro”.

Il gol preso:

“Penso che non sia stato un limite, penso ci sia anche la bravura degli attaccanti dall’altra parte. Sapevamo chi avevamo di fronte, fatto sta che abbiamo preso gol di testa forse dal più basso. Quello mi ha dato un po’ fastidio, abbiamo preso gol sul posizionamento nostro difensivo. Le ripartenze poi ci stanno perché il Bari è fortissimo in ripartenza e qualcosa bisogna rischiarla. Ti devi comportare bene per 95 minuti non per 70. Complimenti al Bari per quello che sta facendo, sicuramente stanno facendo un ottimo campionato e sono tra i candidati per il salto”.

Johnsen come lo ha visto?

“A volte manca la mentalità vincente, manca quel qualcosa per il salto, come tutti i giovani devi riuscire a cambiare la mentalità e a diventare vincente per ambire a palcoscenici più grandi, questo è il mio lavoro. Credo stia facendo di tutto per farlo e sono sicuro che ci riuscirò, non è stata una gara dove parlare di singoli, il discorso sugli ultimi metri è in generale, anche quando è entrato Novakovich non abbiamo mai messo un cross”.

Cosa perde il Venezia senza Jajalo?

“Jajalo sapete benissimo che siamo andati a cercarlo perché ci serviva, oltre che le sue qualità ci serviva un giocatore dalla mentalità forte che potesse insegnare a questi giovani qualcosa. Abbiamo giocato con tanti ragazzi giovani e con lui il nostro rendimento era salito. Oggi i ragazzi hanno delle responsabilità che Jajalo gli ha lasciato. Penso stiano dimostrando di aver imparato come si gioca, sono stati veramente bravi, anche con l’assenza di Beghetto non era facile gestire la partita”.

Lotta salvezza:

“Ho sempre detto ai ragazzi, ci vuole continuità. Quando lotti per la salvezza il punto a volte è decisivo alla fine. Giochiamo per vincere, ma è meglio non perdere. Però devo dire che ho un gruppo sano, che lavora forte, che gioca a calcio, devono essere convinti di ciò che stanno facendo. Sono sicuro che fino alla fine lotteremo con tutte quelle che ci sono sotto, se avessimo avuto qualcosa in più saremmo già fuori. Da quando sono arrivato ho percepito subito ciò che mancava, tanti complimenti ma pochi risultati, fargli inculcare che talvolta bisogna essere meno belli e più concreti è un processo. Fino alla fine noi lotteremo”.