Venezia-Mantova, Stroppa: "Con l'atteggiamento giusto potremo essere protagonisti"

In seguito al match di Coppa Italia contro il Mantova, è intervenuto in conferenza l'allenatore del Venezia, Giovanni Stroppa. Di seguito le risposte del tecnico della squadra arancioneroverde ai giornalisti presenti in sala stampa.
Un bell'impatto su questa prima partita ufficiale? C'è qualcosa che le è piaciuto meno?
"Sicuramente. Per quello che è stato il pre-partita e la settimana, con le vicissitudini che sono susseguite alla preparazione, faccio i complimenti ai ragazzi perché abbiamo fatto una partita di livello. Non è semplice concedere poco al Mantova così come fare tanti gol. In un certo senso sono molto soddisfatto di Yeboah che va a realizzare e, la stessa cosa, il centrocampo che va a realizzare. Quello che mi è piaciuto di meno e che va affinato lo tengo per me, perché è calcio di Agosto. Sinceramente, mi tengo le cose positive e su quelle meno lavoreremo per migliorarle. Non possiamo metterci in testa che nella categoria le partite possano essere come questa. La mettiamo da parte e ne facciamo tesoro, ma domenica ci aspetta una partita molto competitiva e difficile. Saremo ben concentrati e cattivi nel fare le cose al meglio".
Alla vigilia del match aveva detto che il Venezia era a un livello di intensità da quello che avrebbe dovuto vedere: cosa dobbiamo aspettarci quando questa condizione arriverà?
"Io penso che in questo momento sul piatto della bilancia non metto nulla. Ci sono delle difficoltà oggettive. Come ho appena detto, la preparazione alla partita è stata molto complicata. Poi, sicuramente, come fatto ai ragazzi, vanno fatti i complimenti per l'equilibrio in campo, le cose fatte molto positive. Nel primo tempo dovevamo arrivare a un risultato già più ampio; diventa fondamentale cercare di migliorare la condizione fisica e atletica, ma anche nei concetti c'è tanto da lavorare".
Oristanio dobbiamo considerarlo fuori dal progetto?
"Mi piacerebbe parlare del mercato. Sinceramente mi faccio da parte. Giustamente, la società farà le cose al meglio; sono sicuro che mi darà la possibilità a fine mercato di aver una squadra ancor più competitiva. Detto questo, le porte purtroppo in questo momento possono essere aperte o girevoli, perché qualcuno può entrare e qualcuno può uscire. Mi dispiace arrivare a poco tempo dall'inizio del campionato, ma purtroppo per noi allenatori questo momento e periodo è veramente complicato. Vorrei che il mercato finisse prima di andare in ritiro, ma non è così. Me ne devo fare una ragione io come gli altri colleghi. Sinceramente vorrei che si facessero le operazioni prima possibile in modo di avere più scelta e andare a cercare quello che ci serve".
Le condizioni di Nicolussi Caviglia?
"Ha un problema alla tibia. E' già un paio di allenamenti che ha saltato e ho preferito non rischiarlo".
La scelta di Plizzari è definitiva?
"In questo momento è per questa partita. Ha fatto molto bene nell'unica occasione in cui lo hanno impegnato. Si è fatto trovare pronto. Sul gioco dal basso i concetti sono in miglioramento, perché possiamo fare molto meglio, senza rischiare un granché. Oggi sinceramente non abbiamo rischiato palleggiando da dietro. Anzi, devo dire che questa squadra sviluppa molto bene in verticale".
Quando fischia durante la partita significa che la squadra deve avere un certo tipo di atteggiamento tattico?
"Non ve lo dico a quattrocchi, ma magari lo spiegherò nel proseguo del campionato".
TVS - Che sensazioni le ha dato la retroguardia considerando sia il reparto con cui ha potuto lavorare meno?
"Bene nella fase difensiva, nell'uno contro uno e nel duello. Possiamo fare molto meglio nel gioco, ma devo dire che sono molto soddisfatto. Oltretutto, questa partita qua doveva essere gestita nei cambi obbligati per dare minutaggio per lo meno suddiviso nell'intera partita. Non è mancata la possibilità di chiedere a chi doveva essere sostituito di chiedere se andava tutto bene. Io ho prolungato, mantenendo in campo quelli che non si erano allenati. Diciamo che abbiamo rischiato poco".
Il suo giudizio complessivo sulla prestazione della squadra?
"Io difficilmente sono soddisfatto. Magari mi vedrete parlare quando, seppure spero non accada, il risultato potrebbe essere diverso. Sono contento, ma non sono soddisfatto. Tengo conto di tutto il percorso che abbiamo avuto. Non dico poco lavoro, ma sicuramente abbiamo lavorato su alcuni concetti. Se la squadra lo mette in testa, allora può fare un certo tipo di campionato. Se noi avremo l'atteggiamento giusto di duello, di sfida e ci caliamo da subito nella categoria, probabilmente potremmo essere protagonisti. Però, bisogna fare la guerra, sportivamente parlando, nel campo. Allora le qualità possono emergere".
La vittoria nella scorsa stagione con la sua Cremonese contro il Mantova per 4-2 può averla aiutata a preparare questa partita?
"Io e Possanzini ci conosciamo come allenatori. Sono con gli interpreti e soprattutto con i momenti che la partita può andare in un verso anziché un altro. Cremona è un'altra storia; non c'entra niente. Oggi ne abbiamo disputata un'altra che sarà ancora più difficile disputare in campionato. Sappiamo la forza del Mantova e Possanzini. E' un allenatore che mi piace tantissimo. Abbiamo chiaramente le nostre idee e cerchiamo di metterle in pratica: oggi è andata bene, ma vedremo le prossime partite. Sono pronto a vivere i momenti, ma la differenza la fa sempre il momento nel quale incontri una squadra, che possa essere o meno più forte sulla carta".