Venezia, Stroppa: "Franjic out con il Frosinone. Svoboda non pronto dal 1'"

Alla vigilia del match di Serie B contro il Frosinone, è intervenuto in conferenza l'allenatore del Venezia, Giovanni Stroppa. Di seguito le sue risposte alle domande poste dai giornalisti presenti in sala stampa.
Nel post match della sfida contro il Palermo aveva spiegato come manchi ancora quel qualcosa in più: a cosa si riferisce oltre al gol?
"Sicuramente il gol. Il gol darebbe una forma migliore a quello che la squadra sta esprimendo. Non si può portare a casa solo la prestazione, ma bisogna portare anche i punti, al di là che ne abbiamo preso uno importante contro una squadra fortissima, in un ambiente difficile. Quindi, rinnovo i complimenti alla squadra, perché c'è stato un crescendo esponenziale in tutta la partita, ma bisogna mettere in pratica tutto quello che si fa".
Che tipo di squadra è il Frosinone?
"Innanzitutto è la prima in classifica e, quindi, è bello confrontarsi contro quelli che stanno, insieme a noi, meglio in campionato. Sarà una partita, per l'ennesima volta, difficile, importante e vediamo a che punto siamo noi. Loro sono un tipo di squadra frizzante, con entusiasmo, spensierata e, con l'esperienza della stagione scorsa e con l'esperienza di Alvini, che sta facendo un lavoro straordinario e merita tutto questo, tutto quello che sta trovando è un buon viatico. Poi, dipende se manterrà questa forza, ma quello che ha fatto sinora è lì da vedere".
Il turnover sta dando buoni frutti al di là del gol:
"Non puntiamo il dito sul fatto che manca il gol. Ci sono tantissime cose belle. Lavoriamo e sicuramente i gol arriveranno. La sensazione, anche prima del Verona, è che la squadra sia in forma. Parlo di tutta la rosa al completo, la quale permette all'allenatore di poter scegliere, di volta in volta, i giocatori più freschi. Il modo di giocare non cambia, ma magari cambiano gli interpreti. Però, mi sembra che la forza della squadra e il modo di interpretare la partita non cambi. Anzi, con le sostituzioni abbiamo visto anche a Palermo che la squadra ha avuto un cambio di passo importante, in particolare con Yeboah. Giocheranno sicuramente quelli più pronti e freschi: faremmo la conta questo pomeriggio e vediamo chi sta meglio e poi domani entreranno in campo gli undici migliori, ma con a disposizione altri undici-dodici che non vedranno l'ora di entrare".
Quello con il Frosinone sarà il secondo crash test della tua squadra: l'affronti più a cuor leggero, confortato dalla prestazione con il Palermo, o ti preoccupa allo stesso modo?
"C'è sempre la giusta preoccupazione, ma anche se non avessimo incontrato la prima della classe. Ci sarebbe stata anche se avessimo incontrato l'ultima in classifica. Io penso che la Serie B, soprattutto in questo periodo nelle prime dieci partite, è difficile, perché i valori non si sono ancora ben definiti. Quindi, non ci sono ancora delle difficoltà evidenti nell'affrontare squadre che vivono dei momenti più difficili. Ora affrontiamo una squadra che ha grandissimo entusiasmo, coraggio e sta esprimendo ed evidenziando individualità importanti. Poi, noi stiamo bene. Quindi, non ho la leggerezza, ma la consapevolezza che ci siamo. Questo è un dato oggettivo".
Sfrutterai ancora il turnover come da Verona in poi?
"Ho parlato io di turnover per primo, ma non mi piace usarlo. Sembra che fai giocare l'uno piuttosto che un altro, ma a me piace essere un poco più focalizzato su quella che è veramente la qualità dei giocatori che ho a disposizione. Quindi, se domani ci saranno delle scelte diverse vedremo, ma la formazione migliore in questo momento è questa".
TVS - Kike Perez nel ruolo di seconda punta tutto campo sta facendo benissimo: l'intenzione è quella di riproporlo in questo modo con il Frosinone?
"A me piace. Tutti quelli sotto la punta sono trequartisti, compresi i quinti. Poi, dipende sempre dalle zone in cui operano perché, negli ultimi venticinque metri, i due quinti sono effettivamente due esterni d'attacco, le due mezzali sono due trequartisti e la stessa cosa vale per chi gira attorno alla punta. Ci vogliono i giusti tempi, l'intelligenza calcistica, mettendo a disposizione la propria qualità individuale nel contesto della squadra, facendo le cose per bene. Penso che lì davanti possano giocare in tanti".
TVS - In Serie B la maggior parte delle squadra utilizza il modulo 3-5-2 o 3-4-2-1 mentre il Frosinone è l'unica che gioca a quattro in difesa: che cosa comporta negli schemi e nell'atteggiamento della squadra?
"Il Frosinone non gioca a quattro. Sono soltanto numeri che fanno piacere a voi che scrivete, però si difende a uomo come noi. Hanno giocatori che sono tuttocampisti nella fase difensiva. Bisogna essere bravi, lato palla, di essere più efficaci e, lato uomo, di fare le diagonali difensive. Oramai, il calcio si sta improntando a queste soluzioni e bisogna fare sempre le cose nel modo migliore. Al Frosinone sta funzionando. Quindi, al di là dello schema iniziale, la fotografia di quando battono al fischio di inizio, sembra che sia quella di una difesa a quattro, ma Alvini ha sempre giocato così. Quattro o tre non cambia nulla".
TVS - Nelle ultime tre partite non avete subito gol, concedendo pochissimo e lasciando inoperosi i portieri nonostante avversari importanti: qual è stata la chiave di volta di queste ultime partite? Quale è stato l'impatto di Sverko tornato in pianta stabile tra i titolari?
"L'impatto di Sverko lo avete visto. Ha fatto benissimo. E' un giocatore finalmente affidabile. Gli infortuni di questa estate gli hanno tolto tanto tempo, così come a me per metterlo all'interno della squadra. Per quanto riguarda i gol presi, anche quando è successo che li abbiamo presi, come con il Cesena o con il Pescara, sin lì non avevamo concesso praticamente niente. Quindi, non c'è nessun segreto, ma soltanto lavoro e interpretazione dei momenti, oltre che alla capacità individuale di fare le cose al meglio. Poi, c'è anche la qualità degli avversari".
TVS - Contro il Palermo, in particolare nel secondo tempo, avete avuto il controllo del gioco: contro il Frosinone come va sfruttata questa onda positiva portata dall'ultima prestazione?
"Noi lavoriamo sempre così. Non cambia al Barbera o al Penzo. Il mio pensiero da quando sono arrivato è di essere dominanti sul campo, con o senza palla. A volte ci riesci e delle volte meno, ma è chiaro che la squadra ha avuto una crescita esponenziale. Nella partita di domani potrebbe essere ancora più evidente il duello in tutte le zone del campo, visto che anche il Frosinone gioca a uomo. I duelli faranno la differenza".
Oltre a Sverko stai recuperando anche Svoboda: è pronto per giocare dall'inizio?
"Purtroppo no. Sono un po' in contrasto con i preparatori perché io vorrei buttarlo dentro, ma c'è un aspetto fondamentale che è quello di rischiarlo. Quindi, da una parte c'è la volontà di metterlo dentro, mentre dall'altra siamo un po' frenati perché giustamente si deve riabituare dopo otto-dieci mesi nei movimenti. Lo deve fare soprattutto negli allenamenti, non soltanto nella corsa, ma anche con la palla. Deve ritrovare gli imprevisti, alcuni movimenti nel modo laterale e nei cambi di direzione, per poi eventualmente riportarlo a ritmi e condizioni di partita. Già il fatto che si sta allenando con noi è un bel risultato".
Dopodiché si potrà far rifiatare anche Schingtienne, il quale sin qui ha disputato tutte le partite?
"E' giovane e sta bene. Anzi, sta migliorando tecnicamente sulle capacità di giocare insieme alla squadra. E' un giocatore importante, ma poi vediamo a qualcosa per farlo recuperare".
Franjic non è ancora recuperato?
"Non ancora. Ha ricominciato a correre e lo stiamo ricondizionando. Dopo la sosta tornerà sicuramente disponibile"