Zanetti: "Tatticamente lavoriamo su quanto già conosciamo, poi col mercato si vedrà. Per crescere utili test difficili come l'Utrecht"

30.07.2021 13:13 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Giuseppe Malaguti
Zanetti: "Tatticamente lavoriamo su quanto già conosciamo, poi col mercato si vedrà. Per crescere utili test difficili come l'Utrecht"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Domani ci sarà una nuova amichevole per il Venezia, la prima della tourneé olandese, contro l'Utrecht. Si alza dunque il livello dell'avversario e Paolo Zanetti fa il punto della situazione in conferenza stampa.

“Il ritiro sta andando bene, l'impianto in cui siamo è ottimo per lavorare, siamo in mezzo a un bellissimo bosco. Siamo concentrati al massimo sul lavoro e le condizioni sono perfetto. La scelta delle convocazioni è molto chiara, abbiamo portato chi fa parte del progetto e tre ragazzi della Primavera che entrano nel nostro gruppo”.

Contro l'Utrecht un primo test particolarmente probante:

“L'idea è sempre quella di allenarsi allenando le cose che giorno per giorno cerco di proporre, l'integrazione dei ragazzi nuovi e cercando di alzare il livello delle prestazioni. Abbiamo ad oggi fatto amichevoli solo contro avversari di livello basso, adesso abbiamo queste amichevoli più la gara di Coppa Italia che dovranno fare da avvicinamento a ritmo e livello del campionato. Sono banchi di prova importanti per capire a che punto siamo, la mentalità, lo spirito e anche per esercitare la capacità di soffrire perché affrontiamo squadre più avanti di noi, ben vengano questi test, che sono anche affascinanti essendo internazionali. Sono curioso di vedere all'opera di vedere i ragazzi che hanno giocato lo scorso anno e che sono attesi da un campionato nuovo, oltre che i nuovi. Dovremo valutare altro oltre al risultato per arrivare ad essere realmente competitivi e per arrivare a livello ottimale dobbiamo passare anche per gare contro avversari già avanti come l'Utrecht ”.
 

Dal punto di vista tattico come state lavorando?

“Dal punto di vista tattico lavoriamo assolutamente sulla conferma di quanto fatto l'anno scorso, anche perché a livello numerico ho solo tre difensori. Quindi sto lavorando principalmente con la linea a quattro, poi a metà campo e davanti sappiamo già variare. Poi dopo se il mercato porterà giocatori diversi possiamo pensare di portare un concetto diverso e anche radicale, ma ad oggi non ho i numeri per farlo e quindi consolidiamo quanto già fatto”.

TVS – Come sta Lezzerini che è reduce dal grave infortunio? Sarà il primo portiere o c'è il ballottaggio?

“Se la giocherà assolutamente per il ruolo di primo portiere, poi comunque ha bisogno di un mese e mezzo ancora per tornare con la squadra. Poi dopo ci sarà l'adattamento, parlo anche per esperienza personale, i primi mesi dopo un infortunio così servono a riprendere confidenza, vale per lui come per Vacca. Però comunque quando tornerà al massimo se la giocherà con Maenpaa”.

TVS – Giuseppe Malaguti - Hai dato un occhio al mercato delle rivali? Si muove un po' per tutti in modo difficile...

“Sono d'accordo, mi sembra che in generale a parte qualche eccezione ci siano difficoltà a fare mercato, sappiamo che è il mercato post covid. Noi ci siamo mossi molto, abbiamo puntato sulla nostra strategia, alzando innanzitutto il livello delle seconde linee che possono diventare anche prime, poi come sempre detto siamo pronti a intervenire su più di qualche giocatore che possa aiutarci ad alzare il livello e oltre a quello possa aiutare a crescere le tante belle scommesse che abbiamo deciso di fare. Non è semplice, ma noi siamo assolutamente in linea attualmente”.

A che punto siamo sul mercato?

“Adesso un po' in tutti i reparti serve un elemento, probabilmente in difesa numericamente tre giocatori centrali sono pochissimi, quindi lì sicuramente interverremo. Stiamo valutando poi Schnegg, che ha bisogno di tempo. Diciamo che ogni reparto ha bisogno di rinforzi ma con ragionamenti diversi, abbiamo lavorato su giocatori certamente futuribili, ora vanno aiutati buttando dentro ragazzi con esperienza di un certo livello”.

Un parere su Niang e Sigurdsson?

“Sigurdsson penso siamo arrivati alla fine della trattativa, è un giocatore molto interessante, veloce, tecnico, è un esterno che giocava nel CSKA Mosca, quindi una squadra di caratura internazionale. L'ho visto a video e quello che ho visto mi ha colpito, è un tipo di giocatore che nel suo ruolo ci mancava, lato Aramu, anche se per caratteristiche è più simile a Johnsen e Di Mariano, abbiamo bisogno di uomini veloci, di gamba, che sanno saltar l'uomo. Per Niang posso dare solo un giudizio tecnico, in questo momento non conosco l'evoluzione della situazione, è un giocatore che non scopro io, abbina velocità a fisicità e sa segnare, viene da una stagione poco positiva, ma le due prima aveva fatto benissimo e in Italia sappiamo cosa può fare. Sicuramente mi piace, non lo nascondo, ma per le altre questioni dovete chiedere al ds. Può fare la prima punta? Assolutamente sì”.

Heymans dove lo stai collocando e l'utilizzo di Galazzi come terzino sinistro è un'idea nuova o solo dovuto alle assenze?

“Partendo da Galazzi, è un ragazzo molto duttile e con caratteristiche interessanti, oltre che intelligente, solo che attualmente è leggero, quindi dobbiamo valutare se costruirlo in casa o se farlo andare in prestito. Fa il terzino per motivi numerici attualmente, ma è un ruolo che può imparare, sapete già come la penso, non mi piace fossilizzarmi su una posizione, anche per il ragazzo è utile fare più cose. Sono colpito da Heymans, lo posso usare in più modi e attualmente lo sto schierando mezzala, è il classico trequartista adattato a mezzala che a me piace molto perchè la mezzala io la concepisco come offensiva, poi in fase difensiva ha grande spirito, mi ha sorpreso, pensavo fosse un po' più indietro invece attualmente è un punto di forza”.

L'anno scorso il Venezia è stato bello da vedere per il suo gioco offensivo, pensi sia una cosa fattibile anche in Serie A?

“E' una questione di concetto, per salvarci dobbiamo vincere, se ne perdiamo 25 e ne vinciamo 13 ci salviamo, questa è la questione. Per fare questo bisogna avere anche la mentalità di andare a far male all'avversario, non bisogna avere paura dell'eventuale contraccolpo se non ci riusciamo. Normale che l'equilibrio sia un altra questione, non possiamo pensare di andare all'arrembaggio, metterei in difficoltà la mia squadra, io devo trovare un modo per trovare un equilibrio difensivo importante, ma devo anche imprimere coraggio nei miei giocatori, altrimenti non ti salvi. Non perderemo la nostra idea aldilà del sistema di gioco, servirà tanta volontà, siamo inferiori a tante altre squadre, ma la volontà e la velocità di pensiero dipendono da noi, è stata la chiave della scorsa stagione e dovrà esserlo anche quest'anno senza presunzione”.