Reyer, Villa: "Voglio tornare il prima possibile ma senza affrettare nulla, devo rispettare il mio corpo"

06.07.2025 14:50 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Reyer, Villa: "Voglio tornare il prima possibile ma senza affrettare nulla, devo rispettare il mio corpo"

Matilde Villa, giocatrice della Reyer Venezia attualmente in riabilitazione dopo il grave infortunio al ginocchio, ha parlato ai microfoni di pianetabasket.it, queste alcune delle sue parole: "Il pensiero ricorrente da quando mi sono fatta male è quello di tornare in campo al meglio. La famiglia, le compagne, gli staff medici mi stanno supportando tantissimo. Chi ha già avuto il mio stesso infortunio (rottura del legamento crociato del ginocchio destro, ndr) mi dice che il momento in cui rimetterò piede in campo sarà bellissimo. Ma..

Ma...?
"Calma. In questa settimana dopo l' operazione ho iniziato un po' di fisioterapia per iniziare a piegare il ginocchio però so perfettamente che sarà un periodo lungo ed intenso per riprendere. Quindi sì, sogno di tornare il prima possibile ma senza affrettare nulla"

Dove passerà la rieducazione?
"Ascolterò quello che mi dicono i medici, il mio procuratore ed il chirurgo che mi ha operato perché la mia intenzione sarebbe quella di tornare a Venezia e lavorare lì, in palestra, guardando gli allenamenti delle mie compagne della Reyer, assistendo alle partite in casa. L' estate so già che la passerò a casa"

A proposito di campo, la Nazionale che impressione le ha fatto?
"Un'impressione magnifica. Una squadra che ha saputo unire talento e lavoro di gruppo, solida mentalmente. È stato un lungo periodo di sentimenti contrastanti perché volevo essere lì con loro però sono contentissima ed orgogliosa del risultato che hanno ottenuto. Mi sono emozionata ad ogni partita e sono stata la prima tifosa, sia quando sono andata a Bologna sia quando la squadra è andata in Grecia. Anche perché tutte e tutti mi hanno sempre fatto sentire una di loro. La partita col Belgio? Sì peccato ma come abbiamo giocato con la Francia? Una partita bellissima, entusiasmante e che ha fatto vedere che squadra è l' Italia. Unita, con una stella come Zanda che ci ha aiutato a vincere ed è stata aiutata da tutta la squadra a giocare in quel modo fantastico che solo lei conosce ".

Di Antonia Delaere e del tiro da tre alla fine della partita col Belgio, lei che la conosce bene che dice?
"Antonia è una giocatrice bravissima. Difende su tutte in modo grandioso e se serve essere cinica lo è. Quel tiro è stato costruito bene dal Belgio e lei ha fatto quello che serviva alla squadra. Però anche noi abbiamo costruito un ottimo ultimo tiro. Davvero peccato ma ci servirà in futuro"

Una lezione che sta traendo da questo infortunio?
"Che devo imparare a conoscere e rispettare meglio il mio corpo. Ho sempre dato poco peso alle botte che ho rimediato. Ed invece devo cambiare un po' ".