Ecco a voi il nuovo episodio de “Tutti gli uomini di Paul Kalkbrenner “

07.01.2022 00:11 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Ecco a voi il nuovo episodio de “Tutti gli uomini di Paul Kalkbrenner “

CI VEDIAMO IN TRIBUNALE

SALERNITANA - VENEZIAMESTRE 0-3 ?

0-3. Il tabellino, alias tavolino, dice questo, ma come amava dire Perry Mason, ci troveremo tutti quanti non al Roxy Bar ma tra le legnose aule di tribunale, a far valere le reciproche ragioni in modo tanto penoso quanto inevitabile. Ci sarebbe piaciuto assai invece disquisire di una bella partita di calcio, magari di una vittoria vera, di una bella prestazione, dell’esordio di Cuisance dalle belle sperance e chi più ne ha più ne metta. La partita di oggi, una trasferta a Salerno alla prima giornata del girone di ritorno, sapeva di scontro salvezza più di quanto una mentos sappia di menta, e immagino tutti concordiamo sul fatto che le mentos sappiano decisamente di menta. Una partita non ancora da dentro o fuori, troppo presto per quello, ma poco ci mancava. E invece stiamo qui, con il culo schiacciato sul divano, a rimuginare su ciò che poteva essere e non è stato, con uno schermo verde e statico che dipinge l’erba dell’Arechi, intonsa e solinga come il muto orto del melograno dai bei vermigli fior, e un telecronista spaesato come una vergine ad Arcore che tenta di cavarsela contando i minuti che passano con una voce stridula e stanca, e con mille interrogativi su come questa vicenda potrà concludersi. Un giorno forse, nell’aldilà, nel paradiso, nell’Ade, o ovunque abbiate intenzione di prenotare le vostre ferie una volta morti, avremo la possibilità di dirne quattro allo stronzo che oramai un paio d’anni fa ha deciso di mettere in padella il pipistrello sbagliato, e per colpa sua ora per entrare allo stadio sono necessari più documenti che per entrare in Corea del Nord. Fino ad allora, dovremo abituarci all’idea di questa spada di Damocle che ci pende sulle teste e che da un momento all’altro, con la naturalezza con cui Ugo Foscolo usava l’enjambement, potrebbe spazzare via qualunque piano si sia accuratamente prestabilito. Proprio come le macchine sul film Terminator hanno spazzato via il mondo degli uomini, i provvedimenti delle Asl hanno messo a ferro e fuoco i calendari sportivi italiani, con buona pace dei protocolli validati da ministri, ministeri e segretari vari. Tocca purtroppo constatare che le decisioni prese siano spesso del tutto inconciliabili tra di loro, con una uniformità di metro degna della giunta militare birmana. Per carità, forse non è colpa di nessuno. Forse per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno, come recita amaramente il cartello del nostro barista di fiducia. Ma l’imprevisto, a differenza di quello dei 99 Posse, era prevedibile, sarebbe bastata un po’ di accortezza, di lungimiranza, di furbizia, di qualsiasi cosa che non fosse il fatal immobilismo. Lungi da noi voler aggiungere le nostre inutili opinioni al chiacchiericcio confuso che già ci ottunde le orecchie da giorni e che gira attorno al leitmotif “si poteva evitare”. Certo, questa situazione si poteva evitare, così come quel tizio a Wuhan poteva evitare di spanzarsi un pipistrello, o così come quel tale produttore discografico poteva evitare di rendere famoso Povia, e in tutti questi casi ci saremmo risparmiati grandissime sofferenze. Ma l’unica cosa da fare in questi casi è fare ciò che apparentemente non riusciva bene a Cecco Angiolieri: farsene una ragione. Non arderemo il mondo, non lo affogheremo e non lo manderemo ‘n profondo. Ci limitiamo ad auspicare con cuore saldo e fede indefessa che qualunque decisione venga presa, venga stabilito e mantenuto un metro uniforme di qui a fine campionato per far fronte a situazioni simili senza che alla fine si possa recriminare su trattamenti diversi tra i soliti uni e i soliti altri. Tra le note positive della giornata, da segnalare la schiacciante superiorità di pubblico arancioneroverde in casa Salernitana, dove a fronte dei quattro tifosi campani si sono presentati ben sette irriducibili supporter lagunari ai quali il club si è premurato di far dono di tre magliette ufficiali, e a noi ora piace pensarli impegnati a rispolverare le frazioni per capire come dividersele o a cannibalizzarsi tra loro come i superstiti del disastro aereo nel film Alive. Fatto sta che da domani si parla di nuovo di calcio giocato, o almeno speriamo. Salvo ulteriori trionfi di positività degni del congresso nazionale dei protoni, domenica al Penzo arriva il Milan di Piolo Pioli, non proprio gli ultimi degli stronzi. Carichiamoci a mille, ci sarà da ballare!

FORZA UNIONE

IL PAGELLONE:

LEZZERINI: ritorna titolare dopo mesi di appassionata frequentazione dell’infermeria e può brindare con un successo rotondo esterno e soprattutto un clean sheet da ricordare ai nipoti. Che non si sia giocato è un dettaglio di relativa importanza. TONNO INSUPERABILE voto: 7,5

EBUEHI: dovrebbe essere già in Camerun, ma la società lo prega di attendere perché c’è un disperato bisogno di lui per fare un sopralluogo di 45 ‘ allo stadio di Salerno. Pur non comprendendone la necessità, si adegua al curioso diktat e si concede un simpatico “sparetto” sulla Costiera amalfitana. TURISTA PER CASO voto: 7

SVOBODA: ritorna titolare dopo i disastri ambientali causati nel derby. Guida con sicurezza la difesa nel torello a squadre del riscaldamento, concedendo pochissimo. SVOBOCOP voto: 7

CECCARONI: trotterella per il manto dell’Arechi dispensando sorrisi rassicuranti e aggiustandosi il ciuffo dopo ogni esercizio di stretching. TROY MCCLURE voto: 7

HAPS: non essendoci granché da fare, passa l’oretta scarsa aspettando Godot correndo sulla ruota come un criceto, ed eseguendo volteggi in acrobazia per le prossime olimpiadi di salvataggio sulla linea. NADIA COMANECI voto: 7

CUISANCE: il Djokovic d’oltralpe si presenta a Venezia imbattendosi in una grandissima giornata di merda. Poi viene spedito con la truppa a Salerno e si ritrova in una grandissima situazione di merda. Se è scalderino quanto si va dicendo in giro, ce n’è già abbastanza per una gigantesca sbroccata. SHITSTORM voto: 7,5

BUSIO: coglie l’occasione della sgambata senza troppi pensieri per smaltire le scorie del tacchino ripieno che albergava sul suo stomaco dal rientro dagli States. THANKSGIVING DAY voto: 7

AMPADU: può finalmente scendere in campo secondo la tradizione calcistica gallese, ovvero dopo sette medie consumate al pub di Salerno più vicino allo stadio. Doccia gelata, sboccatina in secchiello, una buona dormita stasera e sarà tutto passato. AL DIO DEI GALLESI NON CREDERE MAI voto: 7

ARAMU: viene schierato dietro le punte come suggeritore e dopo un paio di corsette suggerisce a tutti che è ora di andarsi a fare una doccia in spogliatoio. È la mossa giusta. MAESTRO SPLINTER voto: 7

OKEREKE: inganna l’attesa insegnando ai suoi compagni di squadra balli tradizionali nigeriani. Qualora la stagione non andasse a finire bene, metà squadra è già stata visionata dagli osservatori di Maria de Filippi. KLEDI KADIU voto: 7  

HENRY: ancora in difficoltà con l’italiano, ci rimane male quando scopre che l’ASL Salerno non è l’Associazione Sportiva del Lungomare e che quindi nessuno si presenterà. Si accascia deluso sul prato dello stadio come un elefante preda dei bracconieri. VOLEVAN SAVUAR voto: 7

ZANETTI: potrebbe portare in gita premio gli scolaretti del Paolo e Nik per fargli assaporare il calcio che conta, invece tiene tutti sul pezzo e si sforza di disegnare una formazione tipo, con un occhio alla psicologia e un altro ai possibili ricorsi in tribunale. GOOD MORNING VIETNAM voto: 7

PANCHINARI: ti pagano per prendere un volo fino a Napoli, spaccare la branda in un lussuoso hotel di Salerno, visitare fugacemente lo stadio e non dover neppure fare la fatica di cambiarsi la tuta. Cosa vuoi di più dalla vita? LUCANO voto: 7,5

TAVOLINO: doveva essere la partita di Cuisance, e invece a rubare la scena è stato il giovanissimo attaccante ennesima scoperta del tandem Poggi & Collauto, ma soprattutto Italiano e di categoria, come richiesto a gran voce dalla tifoseria. Tre reti in quarantacinque minuti per un vero esordio da sogno.  PISTOLERO voto: 9

COLLAUTO: forse ispirato dalla leggendaria giustizia di Re Salomone, regala ai sette tifosi al seguito tre maglie. Mattia, già la nostra tifoseria ha avuto negli ultimi anni i suoi grattacapi, così si sparge benzina sul fuoco. SEVERO MA GIUSTO voto: 6

SETTE TIFOSI: che siano vincitori della lotteria, pensionati in fuga dai propri partner, facoltosi destinatari del reddito di cittadinanza, fatto sta che ci vuole una altissima dose di disagio per sobbarcarsi un’andata e ritorno del genere. A loro va il nostro sincero mix di stima e preoccupazione. PALAZZO BOLDU’ voto: 9

ASL DI SALERNO: apre la pista ad una valanga di provvedimenti sul tema da parte delle Asl di tutta Italia, tutte discordanti tra loro. Non è probabilmente colpa di nessuno, ma se ne sarebbe volentieri fatto a meno. SENTENZA BOSMAN voto: 5

LEGA CALCIO: con notizie da Armageddon sanitario provenienti da almeno due mesi dal resto dell’Europa, non sente l’esigenza di emanare con anticipo un protocollo che avrebbe evitato un inevitabile putiferio. Gestione magari non grave, ma Gravina sì. PAOLO FOX Voto: 3