ESCLUSIVA - Piovesan: "Forte senso di identità tra l'Academy e la città di Venezia, grande sinergia con la prima squadra"

19.10.2023 19:12 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - Piovesan: "Forte senso di identità tra l'Academy e la città di Venezia, grande sinergia con la prima squadra"

Alessandro Piovesan, presidente dell'Academy del Venezia dal 2014, è stato tra i protagonisti della promozione in serie C/1 nel 2006 (32 presenze e un gol), conquistata a Jesolo con un turno d’anticipo, poi 13 gettoni l’anno successivo, ma a gennaio la partenza per Crema e poi ha chiuso la carriera nel 2010 all’Itala San Marco.

Presidente, cosa è l’Academy del Venezia?

“Rappresenta le categorie pre agonistiche, quindi primi calci, pulcini, del Venezia, è l’attività di base del Venezia FC”.

Lei è presidente dal 2014, ci racconta il percorso fatto in questi anni, che tipo di progetto si è sviluppato e quali sono gli obiettivi?

“Sento di aver preso in mano concretamente l’Academy tre anni fa, quando ho impresso il mio modello di fare sport, trasversale al calcio, va a toccare altre attività da fare insieme al Comune, le scuole, enti, ospedali, fondazioni. Attraverso lo sport si possono toccare moltissime leve che possono non soltanto far del bene ai bambini dandogli la giusta istruzione e il giusto insegnamento nel calcio. Abbiamo creato un modello organizzativo imprenditoriale che può essere veramente copiato in tante altre città e società. In tanti mi chiamano per studiarlo e tante città si stanno avvicinando a questo modello. Tanti comuni e società, professionistiche e non, chiedono incontri per illustrargli il come siamo riusciti a costruire questo progetto, con tutte queste attività fatte in maniera continuativa e con basi solide”.

Quante annate e quanti ragazzi fanno parte dell’Academy?

“Il nostro target massimo ora è 160 bambini, ma da quest’anno abbiamo ampliato l’attività e abbiamo creato per la prima volta Venezia Fc Academy H Farm e Venezia FC Acadamy Astori, andiamo a fare attività di calcio in franchising in alcune scuole creando delle squadre con il loro nome. Questo per sopperire al fatto che le famiglie spesso non hanno tempo e capacità economiche di portare su e giù e bambini. Finita scuola, quindi, c’è proprio la squadra che li porta su e giù, poi i più bravi vengono a giocare con noi”.

Possiamo dire che l’Academy è diventata negli anni un punto di riferimento per tutto il territorio?

“È diventato un punto di riferimento perché stiamo facendo anche tornei di caratura importante a livello nazionale, Milan, Inter, Genoa, Sampdoria, ora arriva la Juventus, tutte le squadre sono di casa. Lo stesso vale per le realtà dilettantistiche. Questo vale anche per le famiglie che vogliono venire a vedere Venezia, prepariamo dei tour per loro. C’è un forte senso di identità tra l’Academy e la città del Venezia. I nostri istruttori poi chiaramente coltivano il sogno di arrivare in prima squadra”.

Le testimonianze e i ringraziamenti più belli?

“Il ringraziamento più importante ce l’ha fatto l’anno scorso il sindaco, siamo stati premiati come eccellenza di Venezia con il Leone di San Marco. Le testimonianze più belle sono quelle del direttore dell’ASL, che ci ringrazia sempre per l’attività che facciamo per esempio in ortopedia o in pediatria, anche tante associazioni per disabili, tutte quelle attività che facciamo per carattere sociale e che però non divulghiamo, però sono le cose che ci danno più piacere. Poi è naturale che la cosa che ci piace di più è il calcio e siamo focalizzati sull’insegnare calcio”.

Un messaggio finale:

“Secondo me i bambini devono avvicinarsi al gioco del calcio già dai 5 anni, purtroppo in Italia arrivano intorno ai 7-8 anni, noi li accogliamo già dai 5 anni con istruttori qualificati. C’è poi un rapporto con la prima squadra e i dirigenti più alti molto bello. Il bambino nostro, quindi, poi sogna di riuscire a diventare il Modolo di turno, il Pohjanpalo di turno, i nostri bambini vanno allo stadio come se fosse l’evento della settimana. Ogni volta che ci spostiamo portiamo centinaia di bambini, siamo presenti in 30 scuole e arriviamo a centinaia di bambini. Abbiamo vinto anche un bando per fare sport nelle carceri femminili, è un’attività che aggiungeremo al nostro programma in questi giorni”.