ESCLUSIVA - Zironelli oggi premiato al Penzo: "Che emozione, a Venezia ho lasciato il cuore"

30.10.2024 09:30 di  Daniele Najjar   vedi letture
ESCLUSIVA - Zironelli oggi premiato al Penzo: "Che emozione, a Venezia ho lasciato il cuore"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Prima del match previsto oggi alle 18.30 fra Venezia ed Udinese, verrà consegnata una maglia personalizzata all'ex centrocampista e bandiera arancioneroverde Mauro Zironelli, che ha totalizzato con la maglia del Venezia 88 presenze con 8 gol tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, conquistando la promozione nella massima serie nella stagione 97/98. 

Lo stesso Zironelli è intervenuto in esclusiva a TuttoVeneziaSport per parlare delle sue sensazioni in vista dell'evento e per parlarci dei suoi ricordi legati al club.

Mauro, che sensazioni ha provato quando il Venezia l'ha chiamata?

"E' stata davvero una sensazione bellissima ed oggi sarà una bella soddisfazione ricevere questo riconoscimento davanti ai tifosi del Penzo. Anche perché in questi anni volevo tornare allo Stadio del Venezia ed oggi sarà quindi una bellissima occasione per farlo. Faccio i complimenti alla società americana per questo genere di iniziative e la ringrazio. Il lavoro che stanno facendo è sotto gli occhi di tutti".

E' convinto dal progetto portato avanti dal club?

"Non è mai facile vincere, loro lo hanno fatto subito. Stasera poi il Venezia affronterà quello che può essere il modello perfetto da seguire, ovvero l'Udinese. Non che Antonelli ne abbia bisogno, dato che il suo lavoro parla per lui e non ha certo bisogno di consigli".

Il mix fatto fra giocatori più esperti e giovani talenti è la via migliore per crescere, al di là della salvezza?

"Io da allenatore non mi permetto di giudicare l'operato di un direttore sportivo, ma per la stima che ho di Antonelli credo abbia agito nel migliore dei modi. Quando non puoi avere un budget di un certo tipo, la via migliore secondo me è quella di lavorare bene a livello di scouting, vedi appunto l'Udinese".

I suoi migliori ricordi al Venezia?

"Ce ne sono tanti. I primi anni sono stati di sofferenza, ma ricordo comunque per esempio quel mio gol nel derby contro il Verona al Bentegodi. Ho pagato qualcosa in termini di infortuni, ma mi sono tolto comunque tante soddisfazioni. Senza parlare per forza della promozione infatti, ricordo come se fosse ieri la sfida salvezza contro la Cremonese...".

Ce la racconta dall'interno?

"Siamo a fine campionato (dopo di quella partita, ne mancavano altre 3, n.d.r.) la Cremonese stava vincendo 2 a 0 ed a fine primo tempo viene in spogliatoio il presidente Zamparini e ci fa a pezzi (ride, n.d.r.). Poi esce lui ed entra Gianni Di Marzio che ci tranquillizza. Beh, quel mix di bastone e carota ci è servito: rimonta nei 10 minuti finali con mio gol e salvezza raggiunta. Senza quell'obiettivo raggiunto, non sarebbe stata possibile la successiva promozione".

Lei allena a Carlino, non lontano da Udine e so che segue più da vicino i prossimi avversari del Venezia. Che squadra dobbiamo aspettarci?

"Una squadra davvero molto fisica, la sorpresa di questo inizio campionato. Lucca e Davis sono sia fisici che veloci, non è raro che trovino il gol attaccando la profondità. Poi ci sono i cross dagli esterni e la loro forza sui piazzati".

Spera nella salvezza del Venezia?

"Sì, gliela auguro. Io ho giocato anche a Mestre, ma a Venezia ho lasciato il cuore. Oltre che un ginocchio ed un rene (ride, n.d.r.). Sarò sempre grato al club, ringrazio ancora il Presidente Niederauer e tutta la dirigenza per questa occasione che sarà emozionante per me".