Antonio Junior Vacca: "Riprendere il campionato sarebbe un azzardo. La salute è la cosa più importante"

22.04.2020 09:40 di  Giuseppe Malaguti  Twitter:    vedi letture
Antonio Junior Vacca: "Riprendere il campionato sarebbe un azzardo. La salute è la cosa più importante"

Per il centrocampista del Venezia Antonio Junior Vacca sono stati giorni non semplici essendo risultato positivo al Covid-19, peraltro primo giocatore della Serie B a contrarre il virus. Ne ha parlato ieri pomeriggio in conferenza stampa telefonica. Ecco il suo racconto:

Sulle sue condizioni di salute:

“Fortunatamente ora mi sento bene. L’ultimo allenamento fatto con la mia squadra è datato 9 marzo. Conseguentemente non sono stato a stretto contatto con i miei compagni. Ho iniziato ad avere la febbre nella serata del 13 marzo. Nei primi tre quattro giorni ho avuto la febbre a 38 con dolori alle ossa, tosse perenne e un fortissimo male alla testa. Ho avuto paura soprattutto perché temevo di poter contagiare mia moglie e le mie bimbe piccole.

Ho fatto il tampone a casa il 26 marzo nel momento in cui iniziavo a sentirmi meglio seguendo il percorso stabilito, perché i tamponi non sono facilmente reperibili visto la situazione del Paese. Una volta arrivati i risultati mi sono isolato dal resto della famiglia -mangiando in orari differenti, dormendo in stanze separate e non usando lo stesso bagno ovviamente cambiando totalmente le nostre consuetudini- seguendo le indicazioni dello staff sanitario del Venezia che mi è sempre stato vicinissimo.”

 Sulla stagione:

“A livello personale è stata la stagione dove sono stato più fermo per gli infortuni. Sul problema avuto al polpaccio destro ho capito che era inutile forzare la mano ma meglio aspettare i tempi necessari per la guarigione, però per la troppa voglia di scendere in campo questi tempi, per colpa mia, sono stati forzati.”

Sua una possibile ripresa del campionato:

“Riprendere il campionato sarebbe un azzardo, parliamo di un virus che si trasmette molto facilmente non a caso molti medici sono di questo avviso. Tornare a giocare potrebbe significare un’altra ondata di contagi vanificando gli sforzi fin qui fatti. Capisco che alcune Società/Squadre hanno fatto tanto sul campo -chi per andare in Serie A, oppure chi dalla Serie C dopo tanti anni per tornare in Serie B, mi dispiace tanto per i molti sforzi economici fatti dai vari presidenti- però pensiamo alla salute che è senza dubbio la cosa più importante. Se ripartissimo, ci troveremmo nella condizione di girare l’Italia con la paura di essere contagiati, correndo il rischio di un altro stop.”