De Raffaele: "Fotu lo seguivo da anni, dovremo provare cose diverse"

28.07.2020 19:59 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
De Raffaele: "Fotu lo seguivo da anni, dovremo provare cose diverse"

Tempo di visite mediche e conferenze stampa in casa Reyer, coach De Raffaele ha presentato la nuova stagione. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “C’è un grande desiderio di tornare al lavoro anche da parte mia. Il campo è sempre il campo, mi mancava molto e questo, scherzando, sarà un guaio per i giocatori. La parte fisica sarà importante, i ragazzi hanno lavorato anche durante la pausa per quanto possibile, ma il rischio di infortuni è altissimo. Bisognerà stare molto attenti. La parte tecnica arriverà un pochino più avanti e la palla, nei primi giorni, si vedrà poco. Sarà importante la valutazione fisica e la ripresa graduale, anche se abbiamo un gruppo che si è presentato già in buone condizioni. L’inattività agonistica però è la cosa più preoccupante“;

Un mercato entrata che ha portato alla Reyer il minimo indispensabile per puntellare il roster: “Sono soddisfatto. L’obiettivo era di fare pochi innesti, inserendo anche Davide Casarin (figlio del presidente, ndr) in prima squadra. All’inizio avrà il ruolo di cambio della guardia, penso possa calzare bene. Ci saranno per lui delle responsabilità, essendo un giocatore della prima squadra; ma dovrà avere la possibilità di crescere, con un gruppo di giocatori che glielo permetterà. Quanto ai nuovi, conosco D’Ercole da tanti anni e so che sa stare in un gruppo importante e capisce il ruolo, pur avendo un alto senso di competizione. Fotu lo seguivo da cinque anni, è quel tipo di giocatore che riesce a dare una doppia dimensione che nelle mie squadre è fondamentale, nel senso che può giocare con chiunque e avrò anche variabili con Daye da 3. Quando riproponi un gruppo con tanti giocatori importanti, il rischio è di continuare a seguire lo stesso solco. Noi dovremo essere bravi, pur cercando almeno all’inizio di essere simili a noi stessi, a proporre situazioni diverse. Quando vinci ti piace riprovarci ogni anno, vogliamo proporre qualche soluzione diversa";

Non completare un'Eurocup che l'Umana stava giocando bene è stato sicuramente un dispiacere: “L’amaro in bocca per non aver concluso il torneo mi è rimasto. Avevamo avuto un percorso ottimo, arrivando con grande spinta; volevamo vedere dove potevamo arrivare. Per noi rappresenta l’unico modo per entrare in EuroLeague. Il nuovo girone è molto difficile, duro, con squadre che hanno preso giocatori di altissimo livello. Non vogliamo mettere le mani avanti, sono curioso di vedere come gestiranno la situazione sugli spostamenti, gli esami e tutto il resto. La vedo un po’ complicata, ma fortunatamente non spetta a me decidere. Noi proveremo a fare il massimo come al solito“.