L'ex Erpen: "Legato al Venezia, il mio primo club italiano, con il Sassuolo gara da tripla, decisivi giocatori alla Aramu, Johnsen mi ha colpito"
Il Gazzettino ha raggiunto Horacio Erpen, ex centrocampista argentino con un passato sia nel Venezia che nel Sassuolo, per alcune considerazioni sul match di dopodomani: «Pensare che sabato si affronteranno in Serie A due delle squadre alle quali sono più legato, mi emoziona e inorgoglisce. Il Venezia è stato il mio primo club italiano, mi volle Julio Ribas e gli sarò sempre grato perché in Italia ho messo radici. Purtroppo con il fallimento il mio contratto triennale diventò carta straccia, fu lì che con mia moglie decidemmo di sposarci a Chioggia. (...) Ora però curo la tecnica di talenti ingiustamente snobbati perché poco fisici, ho ragazzi da vivai di A e cerco di aiutarli ad avere una chance. Sassuolo? Da anni è realtà importante del calcio italiano ed europeo. Nell'estate 2006 ero in vacanza in Argentina, la Triestina voleva mandarmi in prestito al Sassuolo neopromosso in C1 e andai su Wikipedia a cercare informazioni. I miei mille dubbi svanirono il primo giorno, è una piazza tanto piccola quanto eccezionale.
Penzo? In tv è stato uno spettacolo stupendo, i palcoscenici di Venezia sono questi. Lo scorso anno in B tifavo mentre prendeva forma e forza, anche perché con capitan Modolo avevo conquistato la B a Vercelli, oltre aver giocato in arancioneroverde con Collauto che da veneziano ci mette l'anima. Mister Zanetti l'avevo incrociato in campo, sta facendo un grande percorso e tutti ne parlano molto bene. Stessi punti in classifica? Sarà una gara da tripla, importante per la continuità e conterà molto la parte emozionale. In A le qualità prevalgono sulla tattica, decisivo è chi ha la giocata vincente, come Aramu ad esempio, poi a me Johnsen ha fatto una grande impressione. Certo, il Sassuolo ha Berardi protagonista in nazionale, come Raspadori che assomiglia al Kun Aguero per esplosività».