Lupo: "Lo straniero in B può fare bene, ma l'italianità è valore calcistico e morale fondamentale. Mio addio al Venezia? Fu difficile da cicatrizzare"

28.07.2022 16:30 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Lupo: "Lo straniero in B può fare bene, ma l'italianità è valore calcistico e morale fondamentale. Mio addio al Venezia? Fu difficile da cicatrizzare"
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© foto di Adriano La Monica

Il ds della SPAL Fabio Lupo, ex dirigente del Venezia, ha parlato ai microfoni del Gazzettino, queste le sue dichiarazioni, a partire dal mercato molto italiano portato avanti con gli estensi: «Come mai? Perché in cadetteria l'italianità è un valore calcistico e morale fondamentale, molto più che in A e in C. A mio avviso conta tanto quanto l'identità tattica in campo. Ciò non significa che lo straniero non possa fare bene, vedi il Lecce, e noi stessi ne valutiamo alcuni».

Alcuni giocatori portati da Lupo sono ancora al Venezia: «Tutti ragazzi d'oro, sono molto legato a chi della vecchia guardia è ancora a Venezia. Tre estati fa gli avevamo dato un'opportunità, bravi loro ad averla colta. Mi fa piacere abbiano potuto raggiungere e mettersi alla prova in Serie A, anche se non è finita bene, ma merita un bravo chi ha continuato quel lavoro».

Rivoluzione dirigenziale: «Mi spiace non ci siano più Collauto e Poggi, rappresentavano la venezianità, un valore importantissimo come il loro amore. Personalmente il mio addio al Venezia è stato una ferita che ho faticato a cicatrizzare, perché avevamo trovato un equilibrio produttivo tra tutte le componenti, valori tecnico-umani e morali con tutto l'ambiente. Sapevo che quel lavoro straordinario avrebbe potuto dare frutti, era noto il mio entusiasmo nel rappresentare Venezia. Oggi ormai mi restano solo le sensazioni belle».