Spezia-Venezia 2-2 (6-5 dcr): TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: gli arancioneroverdi riprendono due volte i liguri ma si arrendono all'ultimo rigore
15.08.2023 09:00 di Flavio Zane   vedi letture
Spezia-Venezia 2-2 (6-5 dcr): TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Nel match contro lo Spezia dei trentaduesimi di finale di Coppa Italia, nonostante gli sfavori del pronostico, il Venezia si arrende solo alla lotteria dei calci di rigore. I 120' minuti regolamentari si sono invece conclusi sul risultato di 2-2. Per gli arancioneroverdi è decisivo l'errore dal dischetto di Francesco Zampano; da segnalare inoltre anche i penality sbagliati da Joel Pohjanpalo e Francesco Pio Esposito. Nell'arco dei 90' minuti, le due squadre hanno giocato a viso aperto, permettendo al pubblico di assistere a un match divertente e ricco di emozioni. Gli uomini di mister Vanoli vanno sotto due volte ma riescono con merito a riprendere gli avversari: a Mirko Antonucci e Luca Moro rispondono i due vichinghi Joel Pohjanpalo e Christian Gytkjaer.

Nei supplementari la stanchezza pesa maggiormente tra le fila degli arancioneroverdi, caratterizzati da una rosa evidentemente meno lunga di quella spezzina retrocessa in questa stagione dalla massima serie. La squadra di Alvini tenta maggiormente il forcing ma l'unica vera occasione è neutralizzata da un monumentale Jesse Joronen. Il Venezia sfiora il colpaccio al 120' minuto con Gytkjaer che dagli sviluppi di un calcio d'angolo calcia fuori dall'area piccola. Per il Venezia il match di Coppa Italia rappresenta un buon test per mettere in luce le gerarchie interne, i punti di forza e le fragilità di una squadra che si presenterà la prossima settimana al Penzo contro il Como accompagnata da grandi ambizioni stagionali.

TOP

3) TESSMANN

Probabilmente il migliore degli uomini di movimento. Tessmann ricomincia da dove aveva lasciato, con forse ancora più sicurezza dei suoi mezzi. Tiene in piedi quasi da solo un centrocampo meno brillante e in forma di altre volte, portando palla con personalità e tentando in alcune occasioni la conclusione o il filtrante per i compagni. Nonostante la grande stazza, l'americano appare già in ottima condizione e infatti Vanoli lo tiene in campo quasi per tutti i 120' minuti di gioco. Con un Tessmann così l'attesa per il ritorno di Jajalo appare meno opprimente.

2) POHJANPALO

Nei primi minuti di gara appare leggermente meno brillante e freddo del solito. Ha un occasione discreta subito all’inizio su servizio di Johnsen ma calcia fuori. Sbaglia qualche tocco di troppo, così come alcuni suoi compagni, ma entra gradualmente in partita con il suo tipico gioco all'insegna della generosità. Anche nelle partite dove ha meno occasioni di mettersi in mostra permette comunque alla squadra di girare pericolosamente. Alla fine è sempre lui ha togliere le castagne dal fuoco del Venezia girando di destro in rete sull'assist di Pierini al 54' minuto. All'81' minuto lascia a Gytkaer l'onere e l'onore di battere il rigore del 2-2, mentre calcia addosso al portiere il suo penalty allo scadere del tempo regolamentare.

1) JORONEN

Il migliore in campo del Venezia. In realtà, per oltre 45' il portierone finlandese era stato pressoché inoperoso. Nulla infatti poteva fare sul gol del'1-0 spezzino, mentre sfiora il rigore del 2-1 di Moro. A inizio secondo tempo nega la doppietta ad Antonucci con una parata plastica poi, dopo l'1-1 del Venezia, si oppone da solo durante i 9' minuti di blackout out arancioneroverde dove oltre a passare in vantaggio lo Spezia si avvicina al gol in almeno quattro occasioni.

Due di queste vedono due interventi superlativi di Joronen. Il terzo è un tiro a fil di palo, mentre il quarto è il rigore parato a Salvatore Esposito. Al 118' si ripete ancora una volta negando la vittoria allo Spezia nel fotofinish. Para ancora una volta un rigore a Esposito, calciato in realtà malissimo, durante la sfida finale ai penalty terminata con l'eliminazione degli uomini di mister Vanoli. Ma se gli arancioneroverdi sono arrivati a giocarsela dopo 120' minuti, il merito va soprattutto a quello che è forse il miglior portiere dell'attuale Serie B.

FLOP

3) IDZES

La prima partita ufficiale del nuovo difensore olandese può essere considerata quantomeno rivedibile. L'ex Go Ahead Eagles appare forse il più spaesato della squadra di mister Vanoli durante la prima frazione di gara. Sebbene l'azione da cui scaturisce il primo gol del vantaggio spezzino nasce da un dialogo imprudente di Candela per Andersen, Idzes non si rende di alcun ostacolo alla conclusione di Antonucci troppo libero nella marcatura e nella conclusione che porta lo Spezia in vantaggio al primo tiro al 19' minuto di gioco. Poco dopo la mezz'ora è il palo a salvare l'olandese sempre su conclusione di Antonucci. Nella ripresa la sua partita individuale migliora ma dalle sue parti il Venezia appare ingiustificatamente più in affanno di quanto dovrebbe.

2) SVERKO

Preferito dal 1' minuto a capitan Modolo, l'ex Groningen disputa un primo tempo sufficiente seppur non particolarmente rassicurante sul piano tecnico. Nel secondo entra tremendamente in difficoltà all'aumentare delle sortite offensive avversarie. Il rigore procurato al 62' su Reca è di un ingenuità difficilmente replicabile a questi livelli. Dopo tanti infortuni e tanta panchina soffre comprensibilmente alla distanza i ritmi di gara. Da valutare se il Venezia può aspettare che Sverko trovi il giusto affiatamento e la migliore condizione con lui in campo.

1) ANDERSEN

Vince il ballottaggio con Gianluca Busio ricomponendo il trio di centrocampo che tanto bene aveva fatto negli ultimi mesi di campionato scorso. L'Andersen sceso in campo contro lo Spezia ha però ricordato maggiormente quello dell'era Javorcic e dei primi periodi con Vanoli. Il giocatore è parso in grande difficoltà sin dai primi minuti, faticando anche solo a tener palla. Nell'azione del'1-0 dello Spezia viene divorato dal pressing di Reca che nel primo tempo in particolare è il sovrano della trequarti destra veneziana. Sul rigore che provoca il secondo vantaggio firmato Moro è suo l'evidente e grossolano tocco di mano in area su un traversone ormai debellato dello Spezia. Nell'intervallo di tempo tra un errore e l'altro, una prestazione estremamente avulsa dal gioco arancioneroverde.