La battaglia di Pavan, donerà il midollo al figlio malato di leucemia: "Ha bisogno di me"

30.12.2021 13:49 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
La battaglia di Pavan, donerà il midollo al figlio malato di leucemia: "Ha bisogno di me"
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Simone Pavan, ex calciatore di Modena, Venezia e Atalanta ed ex tecnico della Vis Pesaro, si prepara alla battaglia più difficile della sua vita: quella al fianco del figlio Leonardo, che compirà sei anni a gennaio, contro la leucemia che lo ha colpito nel giugno dello scorso anno. Il bambino verrà infatti ricoverato a inizio 2022 in ospedale con il padre che il dieci gennaio entrerà in ospedale per sottoporsi al prelievo di midollo che sarà poi donato al figlio per combattere la malattia.

Ai microfoni del Corriere della Sera l’ex calciatore parla così del momento che sta vivendo: “La vita mi ha messo davanti a una prova durissima che ovviamente non avrei mai voluto affrontare. La forza mi arriva dalla mia famiglia, mai così unita. Abbiamo scoperto la malattia di nostro figlio a giugno del 2020, poco dopo il lockdown. È stata una mazzata, ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a combattere. Abbiamo iniziato subito la battaglia, sfruttando la presenza a Genova, la città in cui viviamo, dell’ospedale Gaslini, un’eccellenza europea nella cura delle leucemie. Trapianto? I medici ci hanno spiegato tutto e per quanto mi riguarda non ho avuto alcun dubbio. La chemioterapia è stata devastante, Leonardo ha bisogno di me e mi sono messo in gioco senza neppure pensarci. Se posso fare qualcosa per aiutarlo, io ci sono. Continueremo a combattere fino a quando sarà necessario. - conclude Pavan – Il calcio è la mia vita, ma come farei a buttarmi anima e corpo nella mia professione in questa situazione? Ho detto di no a due proposte che mi sono arrivate a stagione in corso. Non sarebbe stato onesto nei confronti di chi mi voleva offrire una possibilità di lavoro, non era proprio possibile perché la situazione di Leonardo richiede la mia presenza fissa accanto a mio figlio”.