Dionisi: spero che il Venezia sia un collante per questa città; in A vorrei allenare Dybala

16.11.2019 18:29 di Andrea Iannazzo   vedi letture
Dionisi: spero che il Venezia sia un collante per questa città; in A vorrei allenare Dybala
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Stamattina mister Dionisi si è raccontato in un'intervista davvero a tuttotondo, ecco il riassunto.
Gli si ricorda subito quando ad aprile dello sceso anno disse di non esser sicuro di salire in B perché dal suo punto di vista: "saltando troppo in alto si rischia di cadere" ;così mister Dionisi replica dicendo che comunque vada è davvero orgoglio della sua scelta e sta ricevendo molto da essa.
Aggiunge poi, parlando del suo primo giorno, di essersi sentito sin da subito parte integrante del progetto, grazie al DS Lupo e al coordinatore tecnico Ortoli. Aspetto che ritrova nel rapporto con Tacopina, infatti afferma la sua felicità per il trattamento ricevuto dal presidente pur essendo lui un "novellino" per questa categoria.

Quando gli viene chiesto il motivo per cui il Venezia abbia scelto proprio lui, con la solita umiltà risponde che semplicemente non lo sa, e che rappresenta la dimostrazione dell'esistenza della meritocrazia.

Parlando poi della situazione drammatica della città e chiedendogli se lo sport puó essere una spinta, afferma che il Venezia possa essere un collante e che la solidarietà debba durare nel tempo.

Ragazzo umile ed educato, il mister parla di aver ricevuto gli insegnamenti maggiori dai suoi genitori, e che un giocatore chiude con lui se si dimostra maleducato con compagni, magazzinieri ed estranei. Afferma inoltre di non trovare il Venezia come una sfida e che per lui il confronto rappresenta la cosa più importante, mentre del calcio non sopporta la velocità con cui si giudica.

Infine si racconta: Non riesce mai a staccare dal calcio, pensa sempre alla squadra. La più grande cavolata? Essersi iscritto 8 volte ad un torneo di briscola per battere gli anziani e vincere un prosciutto. Avremmo speso di meno a comprarlo, aggiunge. In merito alla figlia invece dice di non aver timore per il mondo in cui sta crescendo e che debba essere lui ad adeguarsi e a capirla.
In serie A invece vorrebbe allenare Dybala, infatti lo incuriosisce il fatto che sia così forte da non aver ancora trovato la sua posizione perfetta.