Reggiana-Venezia, PASSAGGI CHIAVE, egoismo inutile e sfortuna

09.11.2020 08:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Reggiana-Venezia, PASSAGGI CHIAVE, egoismo inutile e sfortuna
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Eccoci con la consueta analisi dei tre passaggi chiave del post partita, tocca a Reggiana-Venezia.

1. L'egoismo inaspettato. Il Venezia contro la Reggiana ha fornito l'ennesima prestazione corposa. Tantissime palle gol create, accelerazioni e strappi continui. Gli avversari erano in evidente difficoltà, perché se ci hanno messo tanto carattere difendendosi con orgoglio e partendo in velocità fino alla fine, bisogna anche ammettere che hanno fatto diversi errori in fase di costruzione, lasciando campo ai Leoni. Forte e Aramu hanno provato a imbandire la tavola e infatti il gol nasce da quell'asse, con il dieci bravo a sfruttare una gaffe difensiva. Lo stesso non si può dire per Maleh e Johnsen, che spesso hanno la palla giusta al momento giusto, sprecata in conclusioni personali velleitarie quando la palla invece si poteva tranquillamente passare. Proprio a questo ci si riferisce quando si dice che c'è bisogno di umiltà. Sabato con un'Entella ferita da un pokerissimo c'è un altro test importante per la personalità di questa squadra;

2. Cambio giusto, ma che ha destabilizzato la squadra. Il cambio Crnigoj-Vacca lo avremmo fatto tutti, ovviamente non per mancanze di Antonio, autore di una partita pregevole. In quel momento però c'era bisogno di più fisicità per contenere le possibili ripartenze avversarie e provare a sfondare le linee, quindi lo sloveno era la scelta giusta, visto che l'ex Parma era anche ammonito. Senza il numero 5 però i Leoni hanno improvvisamente perso i punti di riferimento. Le azioni continuavano a nascere sì, ma non con la stessa pulizia di prima e i contropiedi della Reggiana sono aumentati. Non a caso il vantaggio dei padroni di casa nasce proprio pochi minuti dopo la sostituzione. Un risvolto strano, forse gli arancioneroverdi non sono ancora "abituati" a giocare con due mezzali classiche e un play;

3. Tanta sfortuna per i terzini. Non è un periodo fortunato per i terzini del Venezia. Molinaro è ko, Ferrarini ha avuto un leggero fastidio muscolare e questa partita l'ha persa, Mazzocchi è appena rientrato e adesso anche Felicioli è costretto ad allenarsi a singhiozzo. Recuperato in fretta e furia per il match stando alle parole di Zanetti (parole post partita cliccando qui), esce per una brutta botta alla tempia. Nulla di grave, ma il ragazzo scuola Milan non ha la sorte dalla sua in questo periodo. Così tocca a St. Clair "riciclarsi" in quel ruolo. Zanetti lo stava già provando da un po' lì, contro Verona e Reggiana si disimpegna discretamente nel ruolo. Un ottimo modo per rilanciare un ragazzo che dopo le tante aspettative sembrava un po' perso.