Venezia, Vanoli: "Il Lecco ha dimostrato di essere vivo, nel primo tempo abbiamo faticato"

20.04.2024 19:02 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Vanoli: "Il Lecco ha dimostrato di essere vivo, nel primo tempo abbiamo faticato"

Mister Paolo Vanoli in conferenza stampa ha commentato la vittoria del Venezia contro il Lecco. Queste le sue parole.

Il match, sofferenza prima poi la qualità è uscita:

“Sofferenza sì, poi occasioni da gol però un po’ di più, Melgrati ha fatto belle parate. Una partita che temevo perché il Lecco ha dimostrato di essere vivo e anche oggi ha dimostrato di volerci provare fino alla fine. Avevo avvisato i miei giocatori della situazione, penso che nel primo tempo abbiamo fatto fatica perché non riuscivamo mai ad arrivare per primi sulla palla, all’intervallo ho dovuto cambiare qualche cosa, nella ripresa è andata meglio, potevamo chiuderla per non soffrire così tanto ma in questo finale dovremo essere bravi a gestire anche la sofferenza”.

La lotta per il secondo posto resta viva:

“Ai ragazzi non ho detto di guardare chi è davanti, dobbiamo provare a vincerle tutte, poi chi arriverà secondo riceverà applausi. Io e i giocatori non vogliamo mollare fino alla fine, ora riposiamo poi ci attende un’altra gara importante con la Cremonese al Penzo”.

Hai chiesto di fare la rifinitura qui a Lecco, vi ha permesso di giocare meglio rispetto ad altri sul sintetico?

“Non so cosa facciano i miei colleghi, so che per regolamento potevo provare il campo, a me piace curare il campo e ho chiesto di fare la rifinitura qui perché le risposte del sintetico sono completamente diverse. Non voglio alibi, ma questa opportunità c’era e anche noi nel nostro centro sportivo abbiamo un sintetico per provare il campo, ma è un sintetico diverso da quello di Lecco. La fatica fatta nel primo tempo però non è dovuta al campo”.

Nell’intervallo la partita è cambiata:

“Nell’intervallo ho solo detto di mantenere la calma. Siamo forti, abbiamo i mezzi per riprendere la partita, siamo andati a prenderli un po’ più alti e siamo stati un po’ più aggressivi andando meglio in transizione. Ho la fortuna di avere giocatori intelligenti e bravi, il singolo può fare la differenza ma il gruppo vince i campionati. Non c’era bisogno di urlare e di sbraitare, ho detto che da qui alla fine dobbiamo andare sotto la doccia con la consapevolezza di aver dato tutto”.