Giovanni Stroppa: la carriera del nuovo allenatore del Venezia

15.07.2025 00:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Giovanni Stroppa: la carriera del nuovo allenatore del Venezia
© foto di Credits: Venezia FC/s.fornasin

Fin dai pomeriggi trascorsi sui campi del centro sportivo di Milanello, Giovanni Stroppa dimostrò una naturale inclinazione alla disciplina tattica e alla cura dei dettagli. Le sue doti, già notate dagli osservatori, trovarono piena conferma nel debutto in Serie A del 1989. Proprio in quel contesto il giovane centrocampista conquistò la fiducia di Arrigo Sacchi, che guidava la panchina milanista, apprendendo concetti che diventeranno cardini del suo metodo di allenamento.

Un centrocampista elegante in Serie A

Dal Milan alla Lazio, poi Foggia, Udinese e in seguito Piacenza e Brescia: il percorso di Stroppa da calciatore disegna il profilo di un professionista in grado di integrarsi con rapidità in ambienti diversi, portando ordine in mediana e fantasia negli ultimi venti metri.

Un palcoscenico prestigioso, formato da campioni affermati e seguito, anche sulle pagine dedicate alle scommesse sportive online per quanto riguarda quote e statistiche, da un pubblico desideroso di scoprire nuovi protagonisti.

In particolare, l’esperienza sotto la guida di Zdeněk Zeman al Foggia ne affinò la predilezione per un calcio offensivo, basato su baricentro alto e rotazioni continue tra i reparti. Concluso il viaggio tra i rettangoli verdi nel 2006, a Chiari, Stroppa lasciò sul campo 149 presenze nella massima serie e l’immagine di un giocatore dall’elevata intelligenza tattica.

L’inizio della carriera da tecnico

Archiviata la carriera da atleta, Giovanni Stroppa iniziò il suo percorso di allenatore. Dal 2009 al 2011 guidò il Milan Primavera, conducendo i rossoneri under-19 alla vittoria della Coppa Italia di categoria nel 2010.

Quel trionfo, ottenuto con una rosa ricca di giovani talenti, certificò la sua capacità di trasmettere concetti complessi attraverso un linguaggio semplice, orientato alla valorizzazione delle qualità dei singoli.

Di lì il passaggio al Südtirol, quindi Pescara e Spezia, tappe utili a sperimentare soluzioni tattiche flessibili, situazioni che anticiparono la necessità di adattarsi a contesti differenti.

Il ritorno a Foggia

Nella stagione 2016-2017 il pubblico di Foggia si ritrovò, sulle gradinate, a intonare cori che mancavano da tempo. Con Stroppa in panchina la formazione impose un ritmo offensivo sostenuto, chiudendo in vetta il campionato di Lega Pro.

La promozione in Serie B, ottenuta con equilibrio tra qualità tecnica e organizzazione, riaccese l’entusiasmo della città. L’anno successivo, proprio in Serie B, la squadra stupì per intensità e continuità di rendimento, fattori che hanno confermato il valore di un tecnico capace di costruire un’identità riconoscibile senza ricorrere a formule rigide.

Il progetto vincente del Crotone

Chiusa l’esperienza foggiana, alla porta di Stroppa bussò il Crotone, desideroso di riemergere dopo la retrocessione del 2018. Nel giro di due stagioni, grazie a un’organizzazione razionale e a principi offensivi chiari, la squadra si piazzò seconda in classifica, guadagnando l’accesso diretto alla Serie A.

Per Stroppa si trattò della seconda promozione personale, maturata in un ambiente in cui servivano lucidità e fermezza mentale per gestire pressioni elevate. Ancora una volta, la sua abilità nel valorizzare le risorse tecniche dei singoli emerse come elemento determinante.

Monza e l’impresa storica

Nel 2021 fu affidata a Stroppa la squadra del Monza, club ambizioso con l’obiettivo di calcare i campi della Serie A. La stagione 2021-2022 fu un percorso tortuoso, culminato nei playoff vinti il 29 maggio 2022 contro il Pisa. Quel successo sancì una storica ascesa nella massima categoria e collocò il tecnico in una cerchia di allenatori capaci di realizzare tre promozioni con altrettante squadre differenti.

L’ascesa della Cremonese

Nel torneo 2024-2025 la Cremonese lo ingaggiò per recuperare terreno dopo un avvio difficile. Un esonero a ottobre sembrò interrompere l’avventura, ma il richiamo di novembre segnò la svolta: con una progressione costante, la formazione chiuse al quarto posto e si guadagnò i playoff.

Superata la Juve Stabia in semifinale, la squadra prevalse sullo Spezia in una doppia finale caratterizzata da rigore tattico. Il 3-2 nel match di ritorno regalò la quarta promozione in carriera a Stroppa, la terza maturata attraverso gli spareggi, rafforzandone la fama di “specialista” delle risalite.

Venezia, l'obiettivo è la risalita

Con l’annuncio ufficiale di fine giugno 2025, il Venezia ha consegnato a Giovanni Stroppa la responsabilità di guidare il nuovo corso. L’accordo annuale prevede un prolungamento automatico in caso di ritorno in Serie A, segnale inequivocabile della fiducia riposta dalla dirigenza.

Al suo fianco opereranno Andrea Guerra come vice, Fabio Allevi e Andrea Primitivi alla preparazione atletica, Nicola Dibitonto per i portieri e Giuseppe Brescia quale collaboratore tecnico.