Soncin: "Ho trovato un gruppo che ha la giusta consapevolezza per invertire la rotta"

05.11.2022 15:14 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Soncin: "Ho trovato un gruppo che ha la giusta consapevolezza per invertire la rotta"
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Andrea Soncin ha presentato la gara di domani del Venezia contro il Como, uno scontro diretto per uscire dalla zona rossa della Serie B. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Che sensazioni hai dopo questa nuova chance sulla panchina della prima squadra?

“La sensazione è quella di grande orgoglio perché mi viene data un’opportunità importante, ringrazio la società, è forse una responsabilità ancora più grande rispetto allo scorso anno. Mi piacciono però le responsabilità, me le sono sempre prese e ho accettato subito e con grande entusiasmo, questa è la sensazione iniziale. Poi ho trovato un grande approccio da parte dei ragazzi, desiderosi di cambiare le cose. I primi giorni sono stati positivi e questo dà la carica, possiamo fare una grande partita domani”.

Che spogliatoio hai trovato?

“Ho trovato uno spogliatoio maturo, che ha compreso la scelta della società e il momento e che si vuole tirare fuori da questa situazione. Sono stati giorni di confronto, l’obiettivo principale è tirar fuori qualcosa da loro più che dare. Capiscono la responsabilità che hanno e ho trovato un approccio concentrato nel voler invertire assolutamente la rotta”.

Una chance importante:

“Adesso come adesso ho una visione nel brevissimo tempo, sono concentrato sul lavoro quotidiano e so che solo attraverso quello posso ambire a qualcosa di diverso. Questa settimana le cose da fare erano tante in pochissimo tempo, non c’è il tempo per pensare oltre. L’obiettivo è stato arrivare alla gara con il Como nel migliore dei modi, cercando di recuperare tutti più che dal punto di vista fisico dal punto di vista dell’appartenenza e quindi i messaggi sono stati tutti in questo senso”.

Il presidente Niederauer ha parlato di una squadra che ha talento e della necessità ora di tirarlo fuori, come pensi di fare?

“Il talento dev’essere messo a disposizione della squadra, soprattutto in una categoria come quella della Serie B, non è questione di moduli o principi di gioco, ma è questione di ritrovare quell’umiltà che rende i giocatori campioni. Ci sono giocatori di grandissimo livello e con esperienza internazionale che stanno cercando in tutti i modi di ritrovare questa compattezza e questa umiltà che ci può portare a fare la differenza e che può portare a enfatizzare ancora di più le loro qualità. Questa squadra di qualità ne ha tante, però poi vanno messe al servizio della squadra”.

Ci sono alcuni giocatori come Johnsen e Cuisance che dovranno mettere in campo le loro giocate per incidere, hai parlato con loro?

“In questi giorni ho parlato con tutti perché ci sarà bisogno di tutti, non entro nel merito di qualche discorso individuale perché non sarebbe corretto, però ho trovato dei feedback estremamente positivi da parte di tutti i ragazzi nella voglia di cambiare la situazione, che è molto lontana da quella che pensavamo di voler raggiungere”.

Ripartirai dalla traccia di Javorcic o stai già impostando qualcosa di nuovo?

“In questi giorni non ho avuto tempo di sentire Ivan, ho parlato con i suoi collaboratori e ci sarà tempo di farlo anche con lui. Ho parlato con i ragazzi perché poi alla fine sono loro i protagonisti principali, ho cercato di raccogliere più informazioni possibili per poi metterli nelle migliori condizioni di esprimersi. Per quanto riguarda gli aspetti tattici abbiamo provato soluzioni diverse, cercando di fare qualcosa di diverso senza stravolgere la base creata da Javorcic, non entro nel merito per non dare vantaggi, ma abbiamo cercato di andare a lavorare su più concetti, cercando di avere magari un’idea diversa in fase di possesso, per avere più compattezza che è fondamentale in Serie B”.

TVS – Cosa ti aspetti dal Como?

“Da quando è arrivato Longo il loro sistema è collaudato, hanno un attacco di alto livello, una squadra che cerca molto il fraseggio interno e se non lo trovano vanno a cercare in verticale Cerri. E’ una squadra che ha un attacco importante ma che concede, vogliamo trovare il modo per scardinare la loro difesa, su questo abbiamo lavorato in questi giorni”.

Situazione infermeria? Chi giocherà in porta tra Maenpaa e Bertinato?

“Sono rientrati tutti a disposizione a parte Joronen che è squalificato, si sono messi tutti a disposizione, quindi, sono nelle condizioni di poter scegliere. Su diverse scelte mi terrò il dubbio fino alla fine, dubbi nati dall’applicazione dei ragazzi durante la settimana. Tra queste c’è la situazione del portiere. Non voglio dare nessun tipo di vantaggio a chi dobbiamo incontrare”.

Cosa hai imparato dal mese fatto in Serie A?

“Da ogni situazione si possono trarre tante informazioni, è stato un mese importante perché i ragazzi mi hanno dato tantissimo, mi ha insegnato che il dialogo con la squadra diventa forse più importante delle metodologie di gioco che vai a proporre. Sulla cosa da non fare ci sarebbe una lista infinita di cose che bisogna ricordarsi di non fare da allenatore, magari però sei preso dalla partita sei preso dagli allenamenti e ti fai trasportare. Quando non riesci ad arrivare come allenatore però hai sempre uno staff che aumenta il numero di occhi e il numero di orecchie”.

Tatticamente come vedi un giocatore importante come Crnigoj?

“Crnigoj è un giocatore importante e determinante per questa squadra, ha una forza che grazie agli inserimenti ti permette di alzare la squadra, riconquista palla, può giocare a tutto campo. Non è questione di tattica ma di distanze che permettano a lui come a tutti gli altri di essere più vicini alla riconquista e che permettano soprattutto a lui gli inserimenti”.