Venezia-Pescara, TRE PASSAGGI CHIAVE, Montalto, Dionisi e Fiordaliso

14.07.2020 00:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia-Pescara, TRE PASSAGGI CHIAVE, Montalto, Dionisi e Fiordaliso
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Eccoci con i consueti tre passaggi chiave del post partita, stavolta commentiamo Venezia-Pescara 1-1.

1. Ingenuità di Caligara colossale. Va bene la giovane età, va bene che non può essere l'errore di un singolo a pregiudicare un'intera stagione, ma quanto fatto da Fabrizio non è giustificabile, in nessun modo. Già contro il Benevento il suo ingresso in campo era stato poco efficace, oggi invece rovina una gara chiave in ottica salvezza e che il Venezia stava tenendo in scacco. Se però il ragazzo ha le sue colpe perchè quel doppio giallo è stato veramente sciocco, c'è anche da dire che bisogna considerare le colpe di mister Dionisi, che forse stavolta non legge bene il match;

2. I cambi di Dionisi. Gli ingressi di Caligara e Fiordaliso abbattono un Venezia che stava portando a casa una vittoria d'oro in ottica salvezza. Non è ben chiaro il motivo che ha spinto il tecnico a inserire un giocatore così giovane in una partita che viaggiava sul filo dei nervi e dove il carisma di uno come Zuculini avrebbe dato con tutta probabilità tutt'altra sostanza alla ripresa. Anche l'ingresso di Fiordaliso lascia perplessi. È sempre stato tra gli elementi tenuti maggiormente in considerazione dal tecnico, se lo ha tenuto fuori è perchè probabilmente o è appannato fisicamente o ha qualche fastidio muscolare. Entra e i dubbi diventano concreti, visto che sulla sinistra il Pescara con un uomo in più passa con fin troppa scioltezza;

3. Un Montalto furbo e ispirato. Se i cambi hanno convinto poco, va dato atto a mister Dionisi di aver rispolverato Montalto al momento giusto. Contro il Benevento ha segnato un gol pesante, mentre oggi la rete gli viene annullata per un giusto fuorigioco. Al di là di questo, l'ex Cremonese è pimpante, ha voglia di riscatto e gioca molto con la squadra. Forse in certi frangenti sono i compagni a usarlo poco, si prenda ad esempio la ripartenza di Firenze che può chiudere il match; anzichè servire Adriano smarcato il trequartista serve Longo che non aveva margini per la giocata. Furbo quando accentua abbastanza la manata in faccia (che è oggettiva) ricevuta da Galano da portare il biancoazzurro al rosso.