Venezia, Vanoli: "Per domani lavorerò sulla testa, l'accaduto non ci fermerà"

02.02.2024 15:18 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Vanoli: "Per domani lavorerò sulla testa, l'accaduto non ci fermerà"

Mister Paolo Vanoli ha inquadrato la sfida di domani del Venezia contro il Parma. Largo spazio però alla decisione di vendere all'ultimo giorno di mercato Johnsen alla Cremonese. Una decisione che ha fatto decisamente arrabbiare il mister, all'oscuro a quanto pare di diversi aspetti che riguardavano la sessione invernale arancioneroverde. Queste le sue parole.

Si parte con un messaggio scritto dal mister:

“Ho un gruppo fantastico, che ha una fame terribile, ha voglia di rivalsa e voglia di continuare a sognare con il suo allenatore. Voglio essere assolutamente chiaro su una cosa, nonostante questa scelta continuo ad allenare questo gruppo perché è un gruppo fantastico, di veri uomini e grandi giocatori, con la stessa intensità e lo stesso impegno che ho avuto da quando sono arrivato qua. La mia determinazione e la mia dedizione per la squadra non cambieranno perché sono un professionista e perché voglio bene al Venezia. Tuttavia non posso esprimere che la mia delusione per questa decisione, avevo già espresso al mio direttore Antonelli il mio diniego a questa cessione. Parlo di motivi sportivi, non per Dennis, ma perché settimana scorsa sono stato informato che il mercato è stato bloccato per una pendenza FIFA, non è che abbia voluto fare mercato, è stato bloccato, il voler fare mercato è un’altra cosa. Ci siamo fatti un autogol, è incomprensibile rafforzare una diretta concorrente alla Serie A, con un ragazzo a un anno dalla scadenza perché ha fatto i capricci. Sapete quanti ragazzi da quando sono qua hanno fatto i capricci? Tanti, li ho dovuti risolvere. Questo è quello che voglio dire. Non entro nel merito di quanto ha fatto la società, non sputo sul piatto dove mangio, anzi continuerò più carico di prima perché hanno ferito il leone e il leone diventa più cattivo e ho la fortuna di avere un gruppo che domani vedrete sul campo che nonostante questo continuerà a sognare, perché nessuno può toglierci la possibilità di sognare. Per me chi dice che viene mandato via perché ha fatto i capricci ci può anche stare, ma non con il mercato chiuso e non per rafforzare una diretta concorrente, vuol dire che gli obiettivi economici non corrispondono con quelli sportivi e quindi dobbiamo chiarirci. Io però sono Paolo Vanoli, io quando ho firmato avevo un obiettivo con questi ragazzi e questi ragazzi hanno più fame di prima e domani noi ci andiamo a giocare una grandissima partita, un sogno, possiamo riaprire il campionato. Poi come giustificherà la cosa la società non è un problema mio e della squadra, sarà un problema loro”.

Tatticamente parlando l'addio di Johnsen cambia qualcosa?

“L’assenza di Johnsen non mi comporta niente, ho un gruppo di giocatori che sa fare il suo dovere, se ci sarà qualche sistemazione tattica da fare la faremo, ma non si può fare in un giorno dopo aver partita in un modo. Ma ripeto, questi giocatori vi stupiranno, ve lo garantisco”.

Su cosa si lavora ora in vista di una gara così importante?

“Devo lavorare sotto l’aspetto mentale perché nelle condizioni in cui ci hanno messo l’aspetto più importante sarà quello. Ma ho forgiato questi giocatori, sono convinto che quanto successo ci è dispiaciuto ma non ci fermerà”.

Come si affronta il Parma?

“La capolista si affronta con determinazione, coraggio, affrontiamo una squadra ferita, giocando in casa loro. Per loro è uno step importante, saranno contro la seconda in classifica. Voglio vedere i miei giocatori giocare con coraggio, essere libera come fatto all’andata, questo da qua alla fine, tutto il nostro girone d’andata è stato così. Già con la Ternana siamo stati bravi, con un risultato importante che ci ha permesso di non guardare gli altri ma noi stessi. Dobbiamo guardare noi stessi, detto sempre fin dall’inizio, poi a fine anno vedremo dove saremo”.

Con la società cambia qualcosa dopo questa decisione?

“Sicuramente non cambia il mio rapporto con la squadra. I progetti di un mese fa, che ho espresso alla società e al direttore nel migliorare questa rosa qua purtroppo oggi non ci sono stati per vari motivi. Non entro in quello che sono i motivi economici. Un mese fa mi erano state chieste delle cose, ho detto cosa serviva a questa squadra qua per migliorare. Se non è successo questo non è un problema troveremo le soluzioni, ho sempre lottato e lo faremo fino alla fine”.

Cheryshev e Olivieri ora potrebbero avere più spazio?

“Non ho mai abbandonato nessuno, occasioni le hanno avute tutti, se ci sarà occasione di usare Ullmann lo farò per esempio, tutti i ragazzi mi hanno sempre dato tanto, ancora di più oggi che mi manca un giocatore dovrò fare affidamento su tutta la rosa”.

Delle altre chi si è rinforzato di più?

“E’ successa una cosa talmente indescrivible a noi che non so neanche cosa abbiano fatto le altre. Pensavo finalmente di passare un mercato sereno come mi era stato prospettato, non ho mai fatto richieste, soprattutto quando Antonelli mi ha comunicato che non potevamo fare mercato. Quindi ero sereno e stavo guardando le altre cosa stavano facendo, però non posso essere d’accordo sportivamente parlando su quanto fatto. Hanno avuto già una lezione in Serie A quando è stato venduto Mazzocchi alla Salernitana e non capisco perché certi errori vengano ripetuti, ma guardo avanti. La spiegazione che arriverà non può essere solo quella del capriccio di un ragazzo e dei suoi agenti. Se il mercato per noi fosse stato aperto per noi cambiava tutto. Non è mio compito però fare i calcoli, mio compito è aspettare e vedere e risolvere i problemi perché sono un professionista, l’ho fatto da quando sono arrivato. Il mio lavoro è stato salvare una categoria l’anno scorso, questa estate il mercato penso siano stati spesi soldi solo per Lella. Ho rivalutato una rosa importante. Speravo di aver fatto abbastanza per portare fino a giugno quanto fatto in questo anno e mezzo, ma sono grande, vaccinato, con un bellissimo gruppo e la cosa più importante oggi è il Venezia, non è Paolo Vanoli, la società o il gruppo, ma il Venezia con i suoi tifosi. Dobbiamo continuare a credere nel nostro sogno, la B può portarti a questo, dobbiamo sognare fino in fondo”.

Emozioni per uno scontro diretto contro il Parma squadra dove hai trovato i tuoi successi da giocatore?

“L’accaduto me lo aveva fatto dimenticare. Lo ripeto ogni volta quando si parla di Parma, ringrazierò sempre questa società, questi colori e questi tifosi. Mi hanno regalato momenti intensi di grande soddisfazione, ho alzato coppe, esordito in nazionale, ringrazierò sempre la società e i miei ex compagni di squadra, tante cose me le hanno facilitate. Lo dico sempre anche ai miei ragazzi, oltre ai propri pregi e difetti bisogna saper riconoscere e migliorare anche quelli dei compagni. Al di là del fatto che saremo avversari domani per me sarà un onore giocare qualcosa di importante al Tardini contro una squadra che ha una storia e si merita la classifica che ha. Sono sicuro che abbia le qualità per fare un grandissimo campionato insieme alla squadra che abbiamo rinforzato noi”.