Quando il bel gioco non basta. Servono punti

Quando il bel gioco non basta. Servono punti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il bel gioco non manca, mister Alessio Dionisi ha dato una splendida impronta tattica al suo Venezia, probabilmente la formazione di B che esprime nel migliore dei modi, ma la classifica non rende giustizia a tutto ciò: 16esimo posto, piena zona playout.

E' vero, lo scalino successivo dista solo due lunghezze, e, ironia della sorte, il prossimo confronto sarà proprio con chi ha quei due punti in più (il Pisa), ma il 2020 dei lagunari non è iniziato nel migliore dei modi, la svolta tanto attesa ancora non è arrivata. Due pareggi di inizio anno solare importante, contro Cremonese e Trapani, anche loro in lotta per la salvezza, poi la vittoria sul Chievo Verona, che lasciava presagire altro, ma la squadra di Dionisi è poi caduta contro il Frosinone, vedendo sfumare infine la vittoria sull'Entella nei minuti di recupero, che hanno parlato di un 2-2 finale nell'ultima gara giocata.

Quattro gol fatti e quattro subiti, la differenza tra quando realizzato e quanto patito non è mai stata ampia, a dimostrazione di quanto sia equilibrata la squadra, che da gennaio può contare anche sull'apporto offensivo di Longo (che potrebbe rimanere in prestito dall'Inter anche per la prossima stagione) e Monachello, oltre che sull'estro del jolly Firenze.

Quel che preoccupa, adesso, è però la situazione societaria: Joe Tacopina ha deciso di lasciare, la passa passerà a nuovi investitori, ma la chiusura di questa era americana qualche lieve apprensione la lascia.