Schwoch: "Zamparini non ti faceva mancare nulla, mi regalò una TV enorme. Vi racconto quella volta che Novellino chiamò il metrò"

Ospite del nostro Talk Show, Stefan Schwoch ha parlato durante l'intervista anche di Zamparini e di come fosse il rapporto con il vulcanico presidente: “Per quanto riguarda Zamparini auguro a chiunque gioca a calcio di poter avere un presidente come Zamparini, non ti faceva mancare nulla. Ricordo che dovevamo giocare un derby in campo neutro contro il Treviso ed era una delle prime partite, stavo ancora arredando casa, telefonai al presidente dicendogli ‘guardi, devo andare al Mercatone posso prendere una televisione’ mi disse ‘guarda vai e dì… anzi non ci andare, se fai gol domenica te la regalo io’. Abbiamo fatto 1-1 con un gol mio, mi telefona e mi fa ‘Stefan ho pronta la televisione, vieni con un furgone’, risposi ‘con un furgone? Ho una Mercedes enorme, basterà?’ no perché mi aveva regalato un televisore enorme della Sony mi pare. Era una persona che non faceva mancare nulla, non dava lo stipendio mai di un giorno in ritardo, quando prometteva manteneva, non voleva mai avere un giorno di ritardo perché quando doveva strigliarci non ci dovevano essere scuse. Fortunatamente di strigliate ne vidi veramente molto poche, perché in B andò molto bene, in A meno ma poi ci fu l’incredibile risalita con Recoba. Non lo avrei fatto mai andare via da Venezia”.
Un aneddoto su Novellino: “Novellino era un personaggio molto particolare è vero, ma difendeva con molta convinzione i suoi giocatori, anche se in spogliatoio non sono mancate le parole grosse. Il bello del nostro spogliatoio è che tutto quello che accadeva rimaneva dentro lo spogliatoio e di cose ne sono successe. Spesso sono capitati contrasti anche tra il sottoscritto e l’allenatore, però tutto nell’interesse di quella stagione e nell’interesse della squadra, era una persona che accettava sicuramente il confronto e se c’era uno scontro duro accesso il giorno dopo lui si dimenticava tutto e si andava avanti, una volta chiarita la questione tornava tutto come prima. Di aneddoti ce ne sarebbero tantissimi, lui una volta si arrabbiò con un cameriere, si alzò e urlò “mi chiami il metrò!!” allora Dal Canto gli disse ‘mister se arriva il metrò scendo alla prossima’ ‘ma cosa stai dicendo?’ ‘si chiama maitre mister!’. Era veramente una persona unica, l’anno scorso andai a vedere qualche volta il Perugia e uscimmo spesso a pranzo, ci sentiamo ancora”.
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